Brutte notizie per il Flaminio, vittima della crisi economica e della «guerra» tra politica e sport a Roma. Mancano i fondi per la ristrutturazione (circa 25 milioni) e 3 milioni per la gestione annuale. Il direttore generale della Federcalcio, Michele Uva, spiega: «Un progetto deve essere sostenibile: non soltanto per la costruzione, ma soprattutto per la gestione. In Italia ci sono già impianti che sono diventati cattedrali nel deserto perché non si è pensato anche ai costi di gestione. Serve un piano gestionale post ristrutturazione. Per il Flaminio ci vorrebbe un intervento straordinario, perché così come è non è sostenibile».
(corsera)