15 gol stagionali, da agosto a novembre, con il club, più 3 con la nazionale, Edin Dzeko non li aveva mai fatti. Sarà merito di Spalletti, del gioco della Roma, del nutrizionista, della paternità oppure di un’estate di solo riposo. Sarà merito degli allenamenti specifici – e segreti – a cui si è sottoposto a bocce ferme, o magari soltanto di un’enorme voglia di rivincita, ma sta di fatto che il bosniaco è nel momento migliore della sua carriera.
In Europa League è a 5 reti in 4 partite (una tripletta e una doppietta), in campionato è a 10 in 13 (con 3 doppiette) e la Roma è sempre più dipendente dai suoi gol. Anche questo, lo dicono i numeri: in tutte le partite in cui la squadra non ha vinto (le due con il Porto, quelle di campionato contro Cagliari, Fiorentina, Torino, Empoli e Atalanta, e quella di Europa League contro Plzen all’andata e Austria Vienna a Roma) Dzeko non ha segnato.
Spalletti gli ha fatto saltare per intero soltanto la partita all’Olimpico contro l’Astra Giurgiu, poi lo ha sempre mandato in campo, risparmiandogli soltanto 45’ contro Cagliari e Samp e 10′ contro il Palermo. In Italia nessuno segna come lui: Icardi è a 12 centri complessivi, Belotti e Immobile a 10, Higuain è fermo a 9.
(gazzetta.it)