IL TEMPO (F. M. MAGLIARO) - «Valutiamo migliorie»: ecco la sintesi dell'incontro di ieri, in Campidoglio, fra la maggioranza 5 Stelle e i proponenti del progetto Stadio di Tor di Valle. Presenti il direttore generale della Roma, Baldissoni, il presidente di Parsitalia, Parnasi, da un lato; il vicesindaco Frongia e gli assessori ai Trasporti e all'Urbanistica, Meleo e Berdini, e il presidente del Consiglio comunale, De Vito. Valutazione delle migliorie a parte, ci sono gli ovvi distinguo. Baldissoni: «Il punto fermo che deve essere compatibile con il procedimento in corso e col progetto in Conferenza di servizi». Tradotto: ragioniamo insieme ma senza strappi. Da Berdini, la abituale posizione: «Il mio augurio è che lo stadio si faccia domani. Lo stadio...», incassando il plauso di Italia Nostra. De Vito entra un po' più in tema: «La valutazione sulle torri rientra nel miglioramento» del progetto.
Insomma, le strade delineate, alla fine, sono due: o una nuova delibera che, pero, azzera l’iter e che la Roma non vuole o aggiustamenti limitati con i paletti della delibera Marino, che non vuole Berdini. In ultimo, il presidente del Coni, Malagò, prende in esame cosa fare dell'Olimpico senza Roma e Lazio (quando saranno proprietarie dei loro impianti), «Clienti importanti» alla cui assenza il Coni provvederà con «iniziative per tutta la settimana».