LAROMA24.IT - La Roma si conferma al secondo posto. La vittoria dei giallorossi sul Bologna riporta la formazione di Spalletti a -4 dalla Juve, nel pomeriggio vittoriosa a Verona, e risponde all'affermazione del Milan sul Palermo. Ora il campionato si ferma sul più bello per l'ultima 'finestra' del 2016 dedicata alle nazionali. Ma ci sono tutte le premesse per vedere, all'immediata ripresa, una fase cruciale per la Serie A.
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Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, pubblicati sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.
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IL MESSAGGERO (M. CAPUTI)
Se prima di fermarsi per la sosta il campionato voleva delle certezze, di sicuro le ha avute. La Juventus, infatti, continua a vincere con le giocate dei singoli,mascherando le difficoltà di gioco. La Roma è la rivale più credibile e prolifica (10 reti Dzeko, 8 Salah), segna tanto anche se concede ancora troppo. Il Napoli produce gioco ma soffre la mancanza di un attaccante centrale perdendo terreno. Poi, se c’erano dubbi su consistenza e ambizioni di Lazio e Milan, sono stati ampiamente fugati.
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LA REPUBBLICA (M. CROSETTI)
Torna a vincere la Roma che s’era inceppata a Empoli, e Dzeko si conferma uomo nuovo anche quando non segna: ci prova sempre, non ha più freni mentali e si sbatte per la causa comune. Ma è dietro ai giallorossi che qualcosa accade: se nelle acque più o meno profonde della classifica c’è movimento (l’Atalanta dei ventenni è quarta), la superficie non s’increspa perché la Juve continua a vincere.
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LEGGO (R. BUFFONI)
La Roma tiene il passo, risponde al Milan e allunga sul Napoli prima di andare alla sosta per ricaricare le batterie e cercare di svuotare l’infermeria. La squadra di Spalletti si riprende anche il primato dei gol fatti, controsorpassando il Torino e chiude per la seconda gara consecutiva senza gol subiti. Nel pomeriggio la Juventus aveva finalmente scoperto una dote di Pjanic che a Roma conoscono e rimpiangono: la punizione all’incrocio. Ai bianconeri, che proseguono la cavalcata in testa con numeri da record nonostante le critiche al gioco non certo scintillante, è sembrato di rivivere i tempi di Pirlo dal quale l’ex romanista resta, a scanso di equivoci, a una distanza piuttosto siderale.
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GAZZETTA DELLO SPORT (L. GARLANDO)
La differenza tra la Roma impantanata sullo 0-0 a Empoli, una settimana prima, e la Juve di ieri, bloccata sull’1-1? Una punizione di Pjanic. L’arma letale con cui un anno fa Garcia sconfisse i campioni a Roma e che Allegri ha scippato in estate. La Juve ha scippato pure Higuain che ha già steso il Napoli. Letto così, pare un mercato diabolico e perfetto: la migliore concorrenza saccheggiata. Letto tatticamente lo è molto meno. Non è stata sostituita l’aggressività atletica di Vidal e Pogba, che garantivano recuperi alti, ripartenze immediate, irruzioni e gol negli arrembaggi in area. Un tipo alla Gundogan, furore di qualità, serviva come il pane. La mediana ha perso ritmo, peso e metri di pressing. La Juve se ne accorge soprattutto in Europa, dove l’intensità agonistica è legge, come Buffon ha ricordato ai compagni. Paga più di altri Higuain, abituato al Napoli ad essere rifornito da verticalizzazioni leste e da palloni recuperati alti. Senza un Mandzukic che gli pesta i piedi. Infatti il Pipita ieri è uscito col muso. Attaccare a ritmo basso difese chiuse diventa più difficile. Per questo la velocità di Cuadrado (assist ieri) è sempre più necessaria per Allegri che ha molto lavoro da fare. Oggi può bastare una punizione di Pjanic nel momento migliore del Chievo. A primavera no, soprattutto in Europa. Ma anche in Italia. La Roma di Dzeko sta crescendo in gioco e autostima: 5 vittorie nelle ultime 6. Un avversario così completo la Juve non l’ha affrontato negli ultimi anni. Con Salah e Perotti, illuminati camerieri di Dzeko, Spalletti (29 gol in 12 match) può anche fare a meno delle punizioni di Pjanic.
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IL TEMPO (G. GIUBILO)
Se c'è il Bologna diluvi e acquitrini sono una regola. Alla quale non sfugge neanche l'Olimpico romano nella sfida che chiude il campionato prima della sosta. Ma la Roma ha troppa voglia di riprendersi il secondo posto che il Milan aveva usurpato nel pomeriggio. Qualche stento solo nei minuti iniziali, poi sale in cattedra il Faraone Salah. De Rossi splendido regista a centrocampo e poi anche sulla line a difensiva. Ma insomma la vittoria giallorossa non è mai in discussione. Alla ripresa potrà ripartire in posizione privilegiata anche se la vetta rimane a 4 punti. Anche perché Spalletti spera di recuperare i pezzi di una difesa che gli infortuni avevano decimato. E' ancora un distacco pesante, ma la Roma ha il diritto di sperare ancora, anche se c'è una montagna da scalare.