Dzeko e la Roma a tutta birra. E Perotti segna con una rabona

25/11/2016 alle 13:38.
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si carica la Roma sulle spalle e la traghetta ai sedicesimi di Europa League da capolista nel girone con una giornata di anticipo. È grazie alla tripletta del bosniaco – la prima in giallorosso – che la squadra di schianta il Viktoria Plzen con un 4-1 rotondo ma tracimato solo nel finale, dopo che i cechi – ora eliminati – avevano sfiorato persino il pareggio. Immeritato, c’è da dirlo subito, perché la Roma ha messo a bilancio anche due legni e una selva di occasioni da rete, sciupate spesso dallo stesso e da un inconcludente .

A causa degli infortuni di e , la Roma schiera una formazione inedita. Nel primo tempo, infatti, i cigolii non mancano, visto che e – più stretti del consueto – appoggiano solo a tratti la vena di , da ieri giunto a 15 centri stagionali in giallorosso. Il bosniaco, all' 11’, defilato sulla destra sulla linea di fondo, si libera di Kovarik e segna con un gran sinistro. Una rete assai bella che però sembra un sortilegio per il centravanti, che nel primo tempo sciupa altre tre agevoli occasioni. Il Viktoria Plzen si riorganizza è già al 18’ trova il pareggio quando Zeman devia di testa un cross di Kovarik. L'attacco sciupa ancora sul finale di primo tempo: al 41’ è a vedere rimpallato da Mateju un suo tiro quasi a botta sicura (41’), mentre al 45’ è a calciare di esterno colpendo il palo in caduta (45’).

La Roma però alla beffa non ci sta e così nel secondo tempo parte forte. Dopo la traversa di Peredes su punizione arriva il del gol del vantaggio, che giunge grazie a un bel cross di che deposita in rete superando Hejda (16’). Il Viktoria Plzen è vivo e lo dimostra prima con due conclusioni del neo entrato Duris che svegliano e ancor più al 35’, quando su cross di Zeman, è Bakos ad avere la palla del pari calciandola però addosso al .

Insomma, buon per la squadra di che l’ingresso di regali all’attacco vivacità e un pizzico di fortuna, visto che al 37’ un cross di rabona dello stesso argentino, deviato da Mateju, batte Kozacik e chiude il match, sigillato al 43’ ancora da su assist dello stesso . Quindi, il salmo finisce in gloria, visto che la Roma non vinceva due partite di fila in Europa dal 2010

(gasport)