LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Le parole dette in nazionale non sono piaciute a Trigoria. Per questo Szczesny è tornato ieri sull’argomento per precisare la sua posizione. Andando con ordine, il portiere, qualche giorno fa, in conferenza con la Polonia, rispondendo nervosamente a un giornalista, ha commentato il suo impiego nella Roma. «Se mi sento sicuro del posto? Si certo, mi hai mai visto in panchina durante una partita di campionato?». Per poi aggiungere, sempre più piccato, quando gli è stato fatto notare di aver fatto la panchina contro l’Astra Giurgiu: «Come i tre quarti della squadra ho riposato per non disputare una partita vinta ancor prima di esser stata giocata». Frase che non è andata giù a Spalletti, considerata irriguardosa nei confronti dei colleghi che sono scesi in campo in Europa League e, in particolare, nei confronti di Alisson. Il brasiliano non è troppo sereno in questo periodo visto le poche presenze con la Roma e il rischio di veder messa in discussione la sua maglia con il Brasile. E così ieri, appena rientrato, è arrivata la “toppa” di Szczesny allo strappo causato dalle sue parole. «Mi piace molto Alisson, come persona e come portiere, è molto capace, è giovane e ha grande voglia di giocare. Mi piace che ci sia questa concorrenza leale ed è il miglior modo per entrambi per migliorare». La tensione tra i due portieri è inevitabile: sono due numeri uno, presi per fare i titolari e costretti a contendersi il posto.
A Napoli, comunque, Spalletti dovrebbe confermare il polacco. «Una partita molto importante – l’analisi di Szczesny a Sky – non solo per il valore dell’avversario, ma perché veniamo da un buon momento e dobbiamo cercare di colmare il gap con la Juve. Mi ricordo la parata che ho fatto a Higuain in casa, al termine di una sua gran giocata e abbiamo vinto. Prendiamo troppi gol? È vero, ma a difendere è tutta la squadra e noi siamo votati all’attacco. Ci manca equilibrio e ci stiamo lavorando».