LA REPUBBLICA - Ad Empoli non ci sarà Totti (flessore). Il nuovo crociato anteriore sinistro di Alessandro Florenzi, un pezzo del tendine rotuleo, è stato lavorato sul tavolaccio della sala operatoria e messo al posto del vecchio (la modellatura del nuovo pezzo è un lavoro difficile da immaginare…). Ma Spalletti sa che gli altri possono bastare. Vuole andare più su, vuole andare lassù. Finalmente tutti hanno voglia della stessa pietanza, seduti ad un’unica tavola apparecchiata piena di leccornie, fra cui le 10 reti in campionato di Dzeko bomber d’Europa, e di motivazioni collettive, proprio come ai tempi del primo Garcia. Il dilemma semmai è che Florenzi è talmente bravo a sostituire tutti che diventa quasi impossibile sostituire lui. Torneranno Rüdiger, Perotti e Bruno Peres, il tedesco forse dal primo minuto e ovviamente, nell’eventualità, non gli verrà chiesto di giocarne novanta. Da un crociato all’altro (aspettando Mario Rui), in cerca di quella Terra Promessa che chiamano scudetto, la Roma si è ritrovata, unita e affamata: «Se ci ridessero anche i tifosi allentando la questione delle barriere…», conclude il tecnico. Una cosa alla volta, però, e un Empoli alla volta: «Martusciello è il miglior tecnico che potesse loro capitare». Spalletti viene da lì. Si prega di non guardare le figurine. Potreste incappare nei capelli di Spalletti.