«Io ho sempre detto le stesse cose sulla Juve, dopo una sconfitta però le mie parole sono state interpretate diversamente - ha esordito Sarri -. Per me la squadra bianconera era e resta la più forte di tutte. Far passare le mie parole per una resa mi ha fatto girare parecchio le scatole perché io non sono una persona che si arrende altrimenti non sarei arrivato dalla Seconda categoria alla Champions».
«È troppo presto per parlare di “primarie” per il ruolo di anti Juve - ha aggiunto Sarri -, però quella con la Roma per noi è una gara importante visto che dobbiamo reagire dopo Bergamo e ci toccherà farlo contro una avversaria di valore che è micidiale nelle ripartenze».
Senza Milik Sarri punterà su Gabbiadini ma lavorerà anche a qualcosa di inedito: «Per Manolo non è cambiato niente visto che fin qui aveva giocato quasi quanto Milik partendo titolare in tre partite su sette. A lui non spetta il compito di sostituire nessuno, soltanto quello di giocare bene e sono convinto che lo farà. Piuttosto, Gabbiadini ogni tanto dovrà riposare e sto provando sia Mertens sia Callejon lì davanti a seconda delle situazioni tattiche del momento. Entrambi possono agire da centravanti, seppur con caratteristiche diverse».
(gasport)