IL TEMPO (A. SERAFINI) - Approvato ieri a Trigoria il bilancio d’esercizio giallorosso chiuso il 30 giugno scorso (come anticipato da Il Tempo è negativo per 14 milioni rispetto ai 41,2 di giugno 2015). Per la prima volta il club di Trigoria supera i 200 milioni di ricavi, chiudendo con la cifra record di 219 milioni, derivanti dagli introiti della Champions disputata nella scorsa stagione e dal miglioramento della gestione dei calciatori sul mercato (tra cui le plusvalenze di Sabatini), positiva per 64,2 milioni rispetto ai 27,7 del 2015. Il monte ingaggi sale a 155 milioni rispetto ai 136 del 2015 (e i costi a 217), anche se questo dato è destinato a scendere nell’esercizio in corso, alleggerito degli stipendi di Maicon, Keita, Cole. La novità si legge tra le righe della relazione: Pallotta ha versato 57,2 milioni tra agosto e ottobre e ha contribuito nel raggiungimento di un altro obiettivo. E’ stato raggiunto in anticipo il break even richiesto dalla Uefa in merito al fair play finanziario. Tolte le «spese» virtuose, infatti, in due anni la Roma ha perso 25 milioni contro i 30 richiesti.