LA STAMPA (G. BUCCHERI) - Essere costretti a brillare per vincere le partite, soprattutto quelle trappola, può rivelarsi un handicap e la Roma lo ha capito bene. Ad Empoli, ieri pomeriggio, è andata cosi: cinque occasioni da rete per i giallorossi, almeno tre mezzi miracoli del portiere di casa Skorupski e verdetto fermo sullo 0-0 fino al sipario che scava il nuovo solco in classifica: ora la Juve capolista è lontana 4 punti dopo la vittoria nello scontro diretto con il Napoli.
L'amarezza di De Rossi Brillare, per la squadra di Luciano Spalletti, significa rubare l'occhio, sempre e comunque. Attaccare con lucidità, inquadrare la porta e segnare a ripetizione: se qualcosa va leggermente storta, i tre punti non arrivano. «La differenza fra noI e la Juve? Noi non sappiamo vincere come loro. Prendete le gare di Cagliari e questa qua ad Empoli - racconta Daniele De Rossi dopo il pareggio in Toscana - avremmo strameritato di ottenere la vittoria, non ci siamo riusciti e abbiamo lasciato per strada la bellezza di quattro punti...». E’ vero. Dentro il piccolo stadio Castellani, Higuain e soci hanno conquistato il bottino pieno accendendosi a tratti, in particolare nei sei minuti in cui la Juve ha realizzato tre gol: la Roma si è accesa a lungo, ma alla fine, in mano non è rimasto che un punto e il conto delle azioni terminate male.
Zero gol dopo 26 reti Niente da fare. La tappa di campionato che avrebbe potuto giocare al fianco della Roma è terminata con l'allungo dei rivali bianconeri, da +2 a +4 in classifica. I giallorossi sono andati a sbattere sulle mani del loro ex numero uno, quello Skorupski che ieri non ha smesso di volare un attimo tra i pali: incredibili le ribattute sui tiri di Salah (in avvio) e di El Shaarawy (nel recupero), perfette le altre scelte sui tentativi da lontano. «E ancora di proprietà della Roma, gli ho detto che poteva anche regalarci qualcosa...», scherza Nainggolan sulla prestazione del suo ex compagno di squadra. Skorupski non ha regalato nemmeno un rinvio e la Roma si è fermata dopo quattro successi di fila e ben ventisei gol realizzati in campionato.
Eguagliato il Mantova Il pomeriggio di Empoli sembrava destinato a finire ostaggio della Roma già dopo i primissimi minuti: difesa empolese quasi tutta in castigo (i cartellini gialli potevano frenare Bellusci, Veseli e Pasqual) e linea d'attacco giallorossa arrembante. Un po' il pessimo campo e un po' la frenesia, invece, hanno messo in evidenza le lacune dei ragazzi di Spalletti e dato forza alla resistenza del club toscano. Un numero non può che aumentare il malumore romanista per il mancato successo: l'Empoli ha messo a segno, fino ad oggi, solo due reti su undici partite, record negativo del Mantova (stagione 1964/65) eguagliato. Senza contare che non c'e squadra in Europa che abbia realizzato un tanto anemico bottino in campionato.