IL MESSAGGERO (P. LIGUORI) - Può succedere tutto, tranne che vedere uno stadio come tanti Roma-Inter che abbiamo vissuto. Si è parlato di equilibrio nel gioco della Roma, tra attacco e difesa, tra il talento di Totti e le capacità della squadra, tra il lavoro dell’allenatore e quello discutibile del direttore sportivo. Tanti equilibri, ma il più importante resta misterioso: quello necessario tra la società e il resto del mondo giallorosso. Cioè la squadra, i tifosi e anche i tecnici che si sono alternati in panchina. Chissà se si troverà mai un punto fermo con questa proprietà che pensa e parla dagli Usa. Non sarà la gara di stasera a chiarire tutto, però contro un’Inter cosi estrema – alta e bassa- il test è fondamentale. Spalletti ha usato il suo giocatore più in forma contro i rumeni in Coppa, dunque difficilmente inizierà con Totti. Scelta cervellotica, visto che molti avrebbero fatto il contrario, però la formazione spetta a lui.