L'allenatore giallorosso, Luciano Spalletti, a proposito di Dzeko ha dichiarato: «Edin è un ottimo giocatore ed ha dimostrato anche in nazionale quello che ha fatto vedere a Roma. La doppietta con la Bosnia mi fa piacere, vorrà dire che tornerà a Trigoria con una grande iniezione di entusiasmo». Morale alto, questo conta. E vale pure per Mohamed Salah: gol e assist con l’Egitto, ispirato pure lui allora se vale l’equazione.
Carezze a Dzeko e picconate a Salah, che «a volte pecca in fase difensiva e sbaglia un po’ troppi gol». Le reti che sono diventate il pane quotidiano del bosniaco. In Bosnia, con la doppietta a Cipro, ha raggiunto quota 22 reti segnate nelle qualificazioni Mondiali, 49 complessive con la Nazionale superando Shevchenko e diventando il miglior marcatore delle nazionali dell’est Europa.
Servirà anche un grande Salah, perché l’attacco è al completo e Spalletti vuole sfruttarlo fino in fondo. Nel campionato scorso una sua giocata «palla c’è palla non c’è» fece venire agli azzurri una paura grande così di non arrivare a prendersi il secondo posto. Alla fine però, esultò Sarri. Ma le statistiche contano relativamente quando si prepara una partita, l'egiziano al Napoli non ha mai fatto gol in carriera. Peggio: le sue squadre, Fiorentina o Roma che siano, non hanno mai segnato neppure una rete al San Paolo. Sabato sarà l'occasione, il fato sarà dalla sua?
(gasport)