IL MESSAGGERO (G. LENGUA) - Una visita pianificata da tempo. Il presidente Pallotta durante la tournée del club nella sua Boston diede l'appuntamento a calciatori e dirigenti per i primi settembre, con la speranza di ritrovare una squadra qualificata in Champions League e godersi il debutto della sua Roma nell'Europa che conta. Le rosee aspettative, però, sono diventate grigie realtà: l'inizio di stagione non è stato dei migliori e la questione stadio fa fatica a sbloccarsi. Quando sabato Pallotta metterà piede nella Capitale pianificherà una serie di riunioni con i vari dipartimenti societari, mentre domenica sarà all'Olimpico per assistere alla partita contro la Sampdoria e con l'occasione saluterà la squadra.
IL DOPO ZANZI La vera settimana di lavoro sarà quella che partirà da lunedì prossimo: in agenda è prevista la presentazione del nuovo amministratore delegato Umberto Gandini (ufficializzato ieri l'addio dal Milan) che prenderà il posto di Italo Zanzi. Il nuovo dirigente si occuperà principalmente di diritti tv e politica federale, sfruttando l'esperienza ventennale maturata in rossonero. Se le acque agitate in Comune dovessero calmarsi, Pallotta potrebbe incontrare anche il neo sindaco Virginia Raggi oltre a tenere altri incontri istituzionali per lo stadio con esponenti della Regione e del Governo. Il presidente non seguirà la squadra a Plzen per la prima d'Europa League e dovrebbe lasciare Roma venerdì prossimo per dirigersi a Milano dove potrebbe avere altri meeting legati agli sponsor.
NODO CONTRATTI Il mancato accesso alla Champions oltre a cambiare il mercato di fine agosto, ha anche rallentato alcune operazioni sui rinnovi contrattuali. È il caso di Manolas, che da qualche mese sta cercando un adeguamento economico: l'arrivo di Pallotta a Roma non accelererà la situazione, ma il presidente proverà a capire le reali volontà del calciatore. Altro frangente spinoso è quello sul futuro di Sabatini che durante il mercato ha collaborato con Franco Baldini, attualmente consulente esterno del club. Il ds ha espresso la volontà di lasciare la società e questa volta il presidente potrebbe non trattenerlo. Programmato anche un incontro con Spalletti (scadenza giugno 2017), con cui Pallotta, però, è in piena sintonia.