IL MESSAGGERO (G. LENGUA) - Non si sarà sicuramente annoiato questa volta James Pallotta a guardare dalla tribuna dello stadio Olimpico la sua Roma. In piedi, accanto ad Antonio Tempestilli, ha vissuto tutte le emozioni che il match contro la Sampdoria ha regalato: dai giallorossi che partono in quarta, ai liguri che ribaltano il risultato, al nubifragio che si è abbattuto sull’Olimpico, passando per Dzeko che pareggia, finendo con Totti che segna il rigore decisivo: «Pensavo che lo sbagliasse perché il campo era bagnato» ironizza il presidente che con tanta fatica lo scorso giugno gli ha firmato il rinnovo per un altro anno. «Francesco è stato fantastico, siamo tutti felici di vederlo segnare il gol della vittoria, ha fatto grandi passaggi. Ma è stata la vittoria di tutta la squadra, anche Dzeko e gli altri hanno fatto una grande partita» ha detto ai cronisti in zona mista dopo essere stato negli spogliatoi a complimentarsi con la squadra, insieme con il nuovo amministratore delegato Umberto Gandini e il direttore generale Mauro Baldissoni. Vedere i suoi giocatori riprendere le redini della partita, rimontare e vincere ha fatto esaltare il presidente che con un impeto di gioia si lanciato a paragoni che potrebbero sembrare azzardati se si andassero ad analizzare le prestazioni della squadra fino ad oggi: «Quando giochiamo come nel secondo tempo siamo i migliori del campionato, non ci sono Juventus e Napoli che tengano. Quando ci muoviamo in quel modo non dobbiamo preoccuparci di nessuno». Un’iniezione di ottimismo verso il tecnico e giocatori, un incentivo a cambiare definitivamente mentalità per affrontare in trasferta Plzen e Fiorentina,mentre lui lavorerà a Roma per portare avanti il progetto stadio: «Abbiamo presentato la documentazione»