LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Quattro gol in cinque partite sono un bottino che rilancia Edin Dzeko nell’Olimpo dei centravanti di questo campionato. Nonostante gli errori sotto porta, e le critiche della tifoseria – influenzata nel giudizio dal giocatore visto nella passata stagione – il bosniaco sta facendo un lavoro su se stesso. Aiutato da Spalletti e da Totti. Al momento i risultati lasciano bene sperare, visto che la scorsa annata di reti, in serie a, ne ha realizzate solamente 8 in 32 presenze. I numeri mai come in questo caso parlano da soli, all’interno di un processo di crescita che non è affatto completato. “Devo avere più cattiveria – l’ammissione di Dzeko dopo la doppietta contro il Crotone – bello segnare, ma contro la Fiorentina ne ho sbagliati due o tre, e abbiamo perso. Non va bene. Totti? Bello giocare con lui, quando ha la palla so sempre dove andare”. Un feeling che si sta consolidando e che fa mordere le mani ai romanisti. L’età di Francesco non consente infatti di godersi con troppa continuità un duo che è un piacere per gli occhi vedere insieme. “Con me Edin farebbe 50 gol”, ripete in continuazione a Trigoria il numero dieci, parlando del centravanti che tanto stima e al quale sta facendo da tutorial durante gli allenamenti a Trigoria.
Dzeko, la rinascita. Feeling con Totti: “Ora più cattiveria”
23/09/2016 alle 14:13.
Mentre prosegue il processo di crescita di Dzeko, la Roma è alla ricerca della sua prima vittoria in trasferta. In casa il percorso dei giallorossi è netto – tre vittorie contro Udinese, Sampdoria e Crotone – con ben 11 gol realizzati, mentre lontano dall’Olimpico è arrivato un pareggio a Cagliari e una sconfitta a Firenze. Domenica, a Torino, avversaria la squadra granata, De Rossi e compagni hanno la possibilità di conquistare i primi tre punti fuori Roma. Intanto il destino di Sabatini sembra sempre più lontano da Trigoria, visto che i rapporti con Pallotta sono ai minimi termini e filtrati da altre figure vicino al presidente. I due hanno anche evitato di incontrarsi, rimandando a dopo il mercato di gennaio la separazione.