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Non solo la Roma non è guarita, ma la malattia potrebbe anche essersi aggravata e la sosta per le Nazionali potrebbe essere una medicina (c’è tantissimo da lavorare sulla fase difensiva) ma anche un veleno (le polemiche scorreranno a fiumi). Il Cagliari, capace di rimontare da 0-2 a 2-2, si merita il suo pareggio perché ha avuto il coraggio che è mancato alla Roma e perché Rastelli è stato più lucido di Spalletti nelle sostituzioni e nel cambio di modulo. Sfuggono così ai giallorossi due punti importantissimi, che a inizio ripresa sembravano già in cassaforte, e non si riesce a trovare una logica in una squadra che ieri sera ha sciorinato tutto il campionario, come fosse a una fiera di paese: 4-2-4 con il falso nueve, 4-3-3 con il centravanti puro e 3-5-2 per cercare di difendere il vantaggio nel finale. Un conto è essere duttili e un altro conto è affastellare tentativi che mandano in confusione giocatori che sono appena arrivati (Vermaelen, anche ieri deludente, e Bruno Peres) o che continuano a cambiare di ruolo (Florenzi è ritornato a fare il terzino destro, con buoni risultati nel primo tempo e negativi nella ripresa, fino alla palla persa da cui è nato il 2-2).
(corsera)