LA REPUBBLICA (S. FIORI - M. PINCI) - Quattro gol all’Unicusano Fondi, quattro centri di Edin Dzeko. Ci ha preso gusto, l’ariete bosniaco: il precampionato si chiude per lui con un bottino di 13 reti. Una conclusione dal limite, un pallonetto, un rigore conquistato e realizzato e un destro dall’area piccola: fa tutto lui nell’amichevole disputata a Trigoria contro la formazione di Lega Pro, neanche 24 ore dopo il test in casa del Latina. «Dzeko ha qualità indubbie, gli serve solo continuità», assicura Spalletti.
Il tecnico giallorosso può sorridere in vista del 17 agosto, quando la Roma farà visita al Porto per l’andata del playoff di Champions League. Entro quella data, Walter Sabatini vorrebbe consegnare al mister altri tre rinforzi. A cominciare dalla materia prima più urgente: il terzino. Prende sempre più corpo la candidatura di Benjamin Pavard, esterno del Lille: per il classe ’96 francese il ds romanista vorrebbe ripetere l’operazione Uçan, ossia prestito biennale e riscatto a cifre elevate. Il secondo obiettivo porta a centrocampo: il Bologna vorrebbe incassare i soldi della cessione di Amadou Diawara entro metà agosto, la Roma prima preferirebbe vendere Paredes. «Per me rimarrà, ma è uno di quei giocatori che può essere utile per fare mercato», ha spiegato Spalletti. L’argentino resta comunque in uscita. Infine, il talento del Twente Hakim Ziyech. Sabatini aspetterebbe volentieri il denaro fresco dell’eventuale qualificazione ai gironi di Champions, Spalletti vorrebbe averlo con sé il prima possibile. Marocchino ma con passaporto olandese, il trequartista classe ’93 si assenterebbe poi a gennaio per disputare la Coppa d’Africa. È lui in ogni caso l’erede designato di Iturbe, sostanzialmente bocciato dal mister di Certaldo (su di lui il Malaga). Saluta subito Gyomber, in prestito al Pescara. La Roma ha annunciato intanto l’accordo con Aeg Facilities, società internazionale che si occuperà di vari servizi legati al progetto del nuovo stadio.