IL MESSAGGERO - Il Porto di Nuno Espirito Santo si avvicina, concentrato, alla partita di Champions League di domani sera, allo stadio Olimpico, contro la Roma di Luciano Spalletti. Reduce dal pareggio per 1-1 raccolto in casa contro i giallorossi, sabato la squadra portoghese ha battuto l'Estoril (1-0) nel campionato lusitano grazie a un gol firmato nel finale dal giovane attaccante André Silva, 20 anni. Aveva già vinto all'esordio contro il Rio Ave, il Porto, e con quello dell'altra sera i successi sono divenuti due consecutivi. Inutile dire che il bottino al momento valga il primato in classifica dei Dragoni, nobilitato anche da quattro reti segnate (e da una soltanto subìta).
LA SEDUTA - Nonostante il conforto dei risultati, Nuno Espirito Santo è perfettamente consapevole della forza e del talento della Roma. E così ieri, durante l'allenamento della domenica, ha voluto soffermarsi a lungo sulle qualità dei giallorossi e, soprattutto, sulle contromisure da adottare. C'è anche da annotare che il centrocampista brasiliano Evandro, dopo aver recuperato dall'infortunio rimediato all'adduttore sinistro, ha lavorato con il resto del gruppo. «Il miglior modo di preparare la partita di Champions League con la Roma era di vincere in campionato e ci siamo riusciti, sia pure negli ultimi minuti. Ora dobbiamo cercare di recuperare le energie spese negli sforzi di questi giorni. Ci stiamo preparando. Siamo vivi», ha giurato l'allenatore dei portoghesi, che mancano l'appuntamento con la vittoria europea ormai da cinque sfide. Ha preso la parola poi Felipe, l'autore dell'autogol che ha sbloccato la partita di andata contro i giallorossi. «Contro la Roma sarà un partita difficile, come quella giocata in casa nostra, ma andremo lì sicuramente per vincere. La Roma è una buona squadra, è chiaro, ma lo siamo anche noi. Quando avremo delle occasioni dovremo sfruttarle».
LO SCHIERAMENTO - Come era prevedibile, l'altra sera, Nuno ha dovuto schierare una formazione in maschera. In porta ecco naturalmente la conferma di Iker Casillas. La difesa a quattro, invece, la componevano Maximiliano Pereira, Ivan Marcano, Felipe e Miguel Layun. Il giovane Otavinho, classe 95, Ruben Neves, classe 97, ed Hector Herrera, 90, hanno steso la linea di centrocampo. Venendo all'attacco, a costituire il fronte sono stati Silvestre Varela, l'ex del Parma, André Silva e Jesus Manuel Corona. Ritmi lenti, manovra compassata, poche emozioni. Però, alla fine, il risultato ha premiato i Dragoni, che se non altro hanno mostrato la loro superiorità sul piano del talento.
IL DECOLLO - Oggi alle ore 11.20 (italiane) la comitiva del Porto decollerà con un volo charter dall'aeroporto Francisco Sá Carneiro di Oporto e arriverà due ore e mezzo più tardi a Fiumicino. In serata il tecnico e un giocatore terranno la consueta conferenza-stampa e si alleneranno all'Olimpico.