IL TEMPO (E. MENGHI) - Ha cambiato squadra, ma non obiettivo: Bruno Peres ha la Juventus nel mirino e sogna di cancellare i quattro derby persi in granata vincendo lo scudetto con la Roma. «Non ce la faccio più – ha ammesso il terzino nella presentazione ufficiale a Trigoria – a veder vincere "quelli lì". Saranno sempre i miei rivali, ma adesso basta: sono in una grande squadra e possiamo fare un anno diverso, possiamo vincere noi». Altro che frasi fatte da nuovo arrivato, il brasiliano scommette sulla sua nuova squadra ed è pronto a giocare dappertutto per centrare l’obiettivo: «Ho parlato di tattica con Spalletti nel primo allenamento, gli ho detto che posso giocare in una difesa a 4 o a 5, a destra o a sinistra. Qui posso crescere». Peres ha saputo all’ultimo dell’affare fatto con i giallorossi e dal Brasile si è precipitato nella capitale: «Una sera sono andato a dormire e al risveglio ho trovato 50 mila chiamate: era il mio agente, ha fatto tutto lui, mi voleva dire di mettere una maglia e prendere l’aereo». Tanto casuale non era stata, invece, la visita di Ventura a Trigoria appena prima del trasferimento: «Magari una parolina ce l’ha messa per aiutarmi a fare il salto di qualità». Ma certo per la Roma non era uno sconosciuto, il dg Baldissoni ha confermato un interesse di vecchia data: «Lo seguivamo già prima che arrivasse in Italia, il lungo corteggiamento ora si corona». Bruno Peres si sente pronto per cominciare subito: «Sono al 100% e sarò disponibile già contro l’Udinese». E Spalletti dovrebbe accontentarlo, nonostante il feeling coi compagni sia tutto da trovare. Difficile che il tecnico faccia turnover rispetto alla sfida di Champions, Vermaelen avrà l’occasione per farsi perdonare l’ingenuità col Porto e l’unica novità potrebbe essere El Shaarawy: ballottaggio aperto con Salah e Dzeko.