IL TEMPO - Pronti, via e Salah resta a casa. La Roma è partita per Boston senza l’egiziano, che non si è presentato all’aeroporto di Fiumicino ieri mattina per un intoppo burocratico: il visto è stato formalmente approvato, ma per problemi amministrativi non è stato rilasciato in tempo per salire sull’aereo con i compagni diretti negli States (con scalo a Francoforte). Domani, o al più tardi martedì, l’attaccante raggiungerà la squadra in tournée, Spalletti non ha potuto far altro che prendere atto della situazione, legata alla nazionalità del giocatore (il visto arriva dall’Egitto e dipende da accordi commerciali tra i Paesi). Anche Paredes ha avuto a che fare con la burocrazia, direttamente nello scalo romano però, e alla fine è riuscito ad imbarcarsi insieme ai nazionali De Rossi, Florenzi, Nainggolan ed El Shaarawy. «La squadra - ha annunciato il tecnico - sta bene, faremo una tournée di preparazione in cui mi aspetto di lavorare». E tanto: sono previste numerose doppie sedute a Cambridge, nei campi dell’Università di Harvard, prima di affrontare le due amichevoli in programma, l’1 contro il Liverpool e il 3 contro il Montreal Impact. Spalletti vorrebbe aggiungerne almeno un’altra al rientro nella capitale, intorno al 10-11 agosto: c’è in ballo un test con il Galatasaray in territorio neutro, o Svizzera o Germania. «Luciano - ha detto il dg Baldissoni - è molto contento di andare negli Usa e in Canada. Dobbiamo passare i preliminari di Champions: avrebbero un impatto importante sulle casse del club».