LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Tegola in casa Roma, Mario Rui dovrà stare fermo sei mesi. Ed è emergenza terzini. L’ex Empoli si è infortunato nel corso dell’allenamento di venerdì pomeriggio al ginocchio sinistro, e la diagnosi è impietosa: lesione di alto grado del legamento crociato anteriore. Immediata la partenza per l’Italia, oggi il ragazzo sbarcherà a Roma e nelle prossime ore verrà operato dal professor Mariani a Villa Stuart. Si era capito subito che il difensore aveva riportato qualcosa di grave durante la partitella di allenamento: un contrasto di gioco con Seck e la forte fitta che lo ha bloccato qualche minuto, dolorante, a terra. Poi Mario Rui ha lasciato il campo con le sue gambe, seppur zoppicando, con i medici che hanno immediatamente scosso la testa temendo il peggio. Un fulmine in un cielo già non troppo sereno per la Roma, da tempo impegnata nella ricerca di un centrale e di un terzino destro. La situazione della difesa si è quindi aggravata in maniera importante, con Mario Rui che salterà tutta la prima parte della stagione.
Sotto choc i romanisti, consapevoli delle difficoltà di budget di Sabatini, i cui piani erano già stati scombinati dall’infortunio di Ruediger (rientro previsto a novembre). Un nome a cui sembra abbiano pensato dentro Trigoria è quello di Dodò. Sarebbe un clamoroso ritorno nella capitale, per il brasiliano, dopo non aver brillato nelle due stagioni all’Inter (gli ultimi mesi era in prestito alla Sampdoria). Il club giallorosso fa sapere che è troppo presto però per fare nomi. Al momento, Spalletti come esterni bassi ha a disposizione solamente Torosidis, Emerson Palmieri, Seck e quel Florenzi che ha finora schierato nel tridente offensivo, ma che da ieri è tornato a fare le prove da terzino. All’occorrenza Juan Jesus potrebbe spostarsi sulla sinistra, ma lascerebbe un buco al centro. Inevitabile, quindi, che la corsa al terzino, a sedici giorni dall’andata del preliminare di Champions, diventi vitale.