IL TEMPO (E. MENGHI) - A chi è capitato l’esordio di fuoco, leggi Juve, e a chi un inizio apparentemente favorevole, leggi Roma. In ogni caso è difficile fare calcoli prima di vedere effettivamente le condizioni dei club ai nastri di partenza. La Fiorentina, la prima a presentarsi allo Stadium, spera per esempio di non trovare i campioni d’Italia già in forma: «Speriamo – ha detto il dg viola Rogg – che la Juve non sia al 110%. Di certo noi dovremo esserlo». Spalletti, nonostante un calendario sulla carta buono per cominciare un’annata su cui peseranno molto i preliminare di Champions, non sembra affatto sollevato: «Chi dice che è un inizio corretto si è dimenticato che l’Udinese ha battuto la Juventus alla prima giornata dello scorso campionato. È comunque un principio che può prevedere poi uno sviluppo corretto e ci permette di fare poi una crescita che ci inoltri a giocare contro squadre di maggior blasone. Avere l’entusiasmo dei risultati diventa fondamentale in un ambiente emotivamente partecipativo come il nostro: ci può dare una spinta e mandarci aldilà dell’ostacolo».
L’attenzione dell’allenatore della Roma è rivolta ad un altro sorteggio: «La data più importante è quella del 5 agosto. Nella partenza della A ci dobbiamo incastrare anche il dentro fuori del preliminare, per cui per noi è un momento particolarmente difficile. Poi a dicembre c’è un terzetto complicatissimo di partite, ma ci arriveremo preparati, potremo programmare quel periodo lì. L’inizio no».
Dall’altra parte della capitale c’è una Lazio chiamata subito a dimostrare di essere pronta per sfidare le grandi, ma Lotito non bada all’ordine degli addendi, piuttosto all’aspetto caratteriale: «Conterà lo spirito della squadra, mi auguro di vedere la concentrazione e l'atteggiamento giusto fin dall'inizio. Dovremo riprendere le caratteristiche dell'Italia di Conte. Vogliamo dare tante soddisfazioni ai tifosi, che in questo momento non ce l'hanno». Simone Inzaghi ricorda un vecchio debutto con l’Atalanta: «Il 2-2 del 2000-2001: segnai insieme a Mihajlovic. L’esordio all'Olimpico con la Juve è la sfida più ostica che ci poteva capitare. In generale poteva andare meglio, ma sono fiducioso».
Piero Ausilio, ds dell'Inter, ha commentato il nuovo calendario: «Positivo o negativo cambia poco, sicuramente è particolare perché dopo le partite di Europa League ci sono impegni duri». Rocco Maiorino, ds del Milan, ha già acceso il derby: «Faremo il possibile per essere sopra all’Inter in quella data». Montella ha aggiunto: «La prima contro Mihajlovic e poi a Genova e Firenze da ex: che inizio emozionante». Risponde Urbano Cairo: «Sarà contento Sinisa. L'11 dicembre sarà fondamentale per noi (c’è il derby con la Juve, ndc): ne ho vinta uno sola, si può migliorare».