IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Se la logica dell'uno esce, uno entra' troverà conferma anche stavolta, con l'addio di Zukanovic la Roma è pronta ad abbracciare Nacho. Il bosniaco, seppur con qualche remora, ha detto sì all'Atalanta: si trasferisce a Bergamo con la formula più in voga al momento nel calcio italiano (prestito con diritto di riscatto a 3,5 milioni). Sommato all'arrivederci di Gyomber (Pescara) c'è dunque spazio per un nuovo difensore. Che al netto delle riflessioni prolungate del Real Madrid dovrebbe essere Nacho. Lo spagnolo ha già detto sì alla Roma e ora, mentre è in Canada con Benzema e compagni per la pre-season madridista, ha lasciato i suoi avvocati e l'agente Seguì a parlare con il club. Questione di premi pregressi da riscuotere (solamente per la vittoria della Champions, deve percepire attorno al milione) sommate a qualche divergenza tra le società (la Roma vorrebbe alzare il diritto de recompra mentre il Real tende ad abbassarlo) fa sì che a Trigoria siano ancora in attesa di una risposta. Anche l'intermediario che si è occupato della trattativa in questo momento è in una posizione d'attesa visto che l'operazione la sta portando avanti in prima persona Seguì. Un'attesa che alcuni interpretano con la necessità del Real di trovare un sostituto di Nacho ora che Llorente, canterano designato a prenderne il posto, ha accettato la proposta del Malaga. La Roma aspetta, convinta che il ragazzo si aggregherà al gruppo negli Usa. Lo spagnolo tiene in stand-by Caceres. Il fatto che l'uruguaiano non abbia ancora accettato le numerose offerte che gli sono arrivate (su tutte quella milionaria del Galatasaray) la dice lunga sulla sua voglia di Roma. L'ex juventino è intenzionato ad aspettare ancora qualche giorno, consapevole che potrebbe ricoprire il ruolo di esterno difensivo e centrale al meglio, alternandosi (eventualmente) sia con Nacho che con Juan Jesus.
STALLO WOJCIECH - C'è poi da definire la situazione legata a Szczesny. Se dalla Roma trapela come l'operazione si sia complicata per una mera questione economica (gioco al rialzo dell'Arsenal che vuole monetizzare il prestito: lo scorso anno la Roma ha garantito ai Gunners solamente' un bonus di un milione e pagato parte dell'ingaggio, 2,5 milioni lordi) dall'entourage del polacco emerge una versione diametralmente opposta: l'aspetto economico è un falso problema e a frenare il buon esito della trattativa è la questione legata al preparatore Nanni che il portiere vorrebbe di nuovo con sé. Lo stallo è pericoloso: Sabatini e Massara hanno fatto altre scelte (Savorani) e non intendono tornare sui loro passi. Se la situazione non dovesse sbloccarsi, difficile che Skorupski rimanga come secondo. Più probabile che il club, ora che De Sanctis (dopo aver aspettato invano un segnale dal ds) si è accasato al Monaco, cerchi un vice del brasiliano da poter affiancare ad Alisson (di ritorno in giornata con Gerson dal Brasile). A proposito di portieri: ieri sui social e nelle radio locali, stella polare degli umori della tifoseria, ha destato non poca sorpresa il rinnovo biennale di Lobont. Alla pari di Totti, il romeno giocherà (ma non è escluso che possa entrare tra 12 mesi nello staff tecnico) sino a 40 anni. Molti di meno ne ha invece Diawara. Il classe '97 non si è ancora presentato nel ritiro del Bologna. I due club continuano a parlare e sinora le valutazioni sono diverse. Le modalità di pagamento pure. Per andare incontro alla richiesta della società rossoblù (15 milioni), al netto del prestito di Sadiq, Sabatini ora offre 5 milioni per una stagione, con riscatto fissato a 10 milioni. Obbligatorio o meno, qui si gioca la partita con il Bologna che, nemmeno a dirlo, spinge per la prima ipotesi. Capitolo cessioni: in dirittura d'arrivo Machin al Sassuolo, Ponce al Gijon e Capradossi al Cesena.