L’ultimo atto del campionato Primavera è un grande classico, quasi scontato sin dall’inizio della stagione. Roma e Juventus hanno rispettato il copione di favorite attraverso risultati e prestazioni. Tutto in una notte. Roma contro Juve, Ponce contro Favilli, i due leader offensivi e E Alberto De Rossi contro Fabio Grosso, l’allenatore più longevo su una panchina Primavera contro un debuttante in una sfida scudetto. Il club bianconero sogna il percorso netto nei tre campionati Nazionali di riferimento.
La Roma potrebbe avere la testa più leggera. De Rossi è allenatore navigato e in passato ha vinto due scudetti nelle due finali disputate. La squadra gioca bene, diverte e si diverte. D’Urso e Machin abbinano qualità e quantità in mezzo al campo, davanti è tutto nei piedi di Ponce, mister 4 milioni, il più giovane marcatore nella storia del campionato argentino. Era arrivato per fare il vice Dzeko, la rottura del crociato col Barça gli ha brutalmente cambiato i piani. Il futuro è con Spalletti. Il presente è uno scudetto da cucirsi sul petto.
(gasport)