Daniele De Rossi è pienamente concentrato sulla nazionale, non pensa al giorno in cui lascerà la Roma: «Non è ancora il momento di parlarne ma mi piacerebbe giocare negli Stati Uniti. Se devo vedermi lontano da Roma non mi immagino alla Juventus, al Milan o all’Inter ma in un calcio emozionalmente lontano, un distacco completo, per non competere con la squadra del mio cuore. Il Boca Juniors? Anche, ma il prossimo anno sicuramente giocherò con la Roma, è inutile parlarne ora».
Un freno anche sulla questione Totti-Spalletti: «Le tensioni erano minori rispetto a quanto percepito all’esterno, ma quando si tratta di uno degli allenatori e del giocatore più forti della storia della Roma, si crea una catastrofe. Non è stato mai utile parlare di questa storia, e non lo farò».
Non si è mai tirato indietro per la maglia azzurra, anche a costo di incorrere in qualche infortunio. «Ho sempre cercato di forzare il rientro perché volevo dare una mano ai miei compagni, perché l’allenatore me lo chiedeva. Se avessi pensato all’Europeo in alcune occasioni come col Real Madrid, me ne sarei stato al caldo del mio palchetto a vedere la partita».