IL TEMPO (A. SERAFINI) - Per svelare il parco portieri giallorosso della prossima stagione servirà attendere ancora un po'. Anche perché il gioco ad incastri è appena iniziato.
Ufficializzato l'arrivo del brasiliano Alisson, pronto ad unirsi al gruppo già nei primi di luglio, restano ancora in bilico le figure necessarie al completamento del reparto, a partire proprio da chi ha concluso la prima avventura romanista con i gradi del titolare e non ha alcuna intenzione di rinunciarci in futuro. D'altronde Szczesny continua a fornire segnali inequivocabili: la volontà è quella di rimanere a Roma, ma con la sicurezza di partire sempre dal gradino più alto della scala gerarchica. Idea condivisa anche da Spalletti, che in attesa di studiare da vicino il neoacquisto Alisson, ha già espresso la richiesta di provare quantomeno a confermare l'affidabilità mostrata dal polacco.
Un compito che Walter Sabatini porta avanti da mesi e su cui proverà a concentrare il massimo sforzo proprio nei prossimi giorni, spingendo nuovamente sulla volontà del ragazzo di proseguire nella capitale almeno per un altro anno. Ipotesi rimasta finora in stand by soprattutto sul fronte londinese, dove l'Arsenal aprirebbe una nuova trattativa (sempre con la formula del prestito secco), ma con accordi diversi sulla spartizione economica dell'ingaggio (quest'anno i Gunners hanno coperto i 2/3 dei circa 4 milioni netti a stagione percepiti dal ragazzo in Inghilterra). Nonostante i rapporti non certo idilliaci tra il ds giallorosso e il tecnico Wenger, un tentativo sarà comunque avanzato. Anche di fronte allo scenario concreto di aprire in estate un dualismo tra numeri 1.
L'esperienza e la conoscenza di Szczesny contro l'investimento economico per convincere il titolare della nazionale brasiliana a scartare la concorrenza e scegliere Roma. Una convivenza che al momento premierebbe, anche in vista del preliminare di Champions League in agosto, il portiere polacco. Il rischio di non riuscire a strappare un accordo con l'Arsenal però rimane dietro l'angolo. E se al momento le quotazioni di una fumata bianca non tendono verso l'alto, la carta di riserva aspetta novità all'interno di Trigoria. Una situazione generale che ha girato il vento sulla condizione di De Sanctis, convinto fino a pochi mesi fa che il rinnovo contrattuale per un'altra stagione non sarebbe stato certo un problema. Invece finché non si troverà una soluzione sugli aspetti ritenuti 'primari', la decisione definitiva sul prolungamento del numero 1 abruzzese subirà ulteriori ritardi.
Per questo De Sanctis ha già cominciato a guardarsi intorno, convinto di potersi ritagliare un posto da protagonista altrove anche con 39 primavere alle spalle. Rimanere in giallorosso nel ruolo di secondo non sarebbe un problema (o in un altro club di primo livello in Serie A), ma se le proiezioni dovessero lasciarlo scivolare ancora indietro, allora le strade potrebbero anche separarsi.
Sirene sono arrivate dall'Europa e dagli States, ipotesi più che gradita. De Sanctis quindi aspetterà una chiamata da parte della società e se dovesse materializzarsi la conferma per un altro anno di Szczesny, chiuderà le valigie fissando un nuovo eventuale appuntamento con la Roma nel giugno del 2017. Il percorso dirigenziale a Trigoria offerto per il suo futuro, continuerà infatti a rimanere valido anche di fronte ad un (momentaneo) arrivederci. Scenario che di conseguenza lascerebbe salire Lobont di una posizione all'interno del reparto: il trentottenne romeno (che studia già da preparatore dopo l'addio annunciato di Guido Nanni) è pronto per firmare un contratto biennale.