IL TEMPO (A. AUSTINI) - Quando si perde l’entusiasmo di stare insieme, meglio lasciarsi. I due fidanzati in questione sono la Roma e Pjanic, che dopo 5 anni condivisi tra gioie e dolori stanno entrambi valutando se sia arrivato il momento di separarsi.
La posizione della società, almeno pubblicamente, è nota: non esiste trattativa per il bosniaco, chi lo vuole deve pagare la clausola di 38 milioni di euro per intero. Ma a dire il vero, se dovesse accadere, sarebbero in pochi a strapparsi i capelli dentro Trigoria. La sensazione condivisa fra i dirigenti, infatti, è che Pjanic abbia fatto il suo tempo in giallorosso e per una cifra così allettante, con mega-plusvalenza annessa, salutarlo sarebbe comunque un buon affare.
Nel frattempo Mire sta facendo le sue valutazioni insieme al papà e al procuratore Becker. Ed è sempre più convinto che sia arrivato il momento di tentare una nuova esperienza a livelli più alti della Roma. Cerca una squadra che gli dia più garanzie di alzare trofei e gli consenta di guadagnare più dei 4 milioni abbondanti percepiti attualmente, compresi ricchi e «facili» premi. L’agente sta strappando accordi in giro per l’Europa a cifre superiori ai 5 milioni di euro. Juventus e Psg sono in prima fila, davanti ad Atletico Madrid e Bayern Monaco.
Se fino a qualche settimana fa Parigi sembrava la destinazione più probabile, ora la Juve ha aumentato il pressing e, ottenuto un via libera di massima dall’entourage di Pjanic, è pronta al braccio di ferro con la Roma. Agnelli per il momento non intende pagare la clausola e cerca di strappare uno sconto, puntando sulle esigenze finanziarie del club giallorosso che ha bisogno di far cassa entro il 30 giugno. Ma a Trigoria intendono fare muro: con la Juve non si tratta. Un braccio di ferro destinato a prolungarsi oltre quella data, a meno che un altro club non convinca prima Pjanic e versi 38 milioni di euro alla Roma. Il «piano A» di Sabatini resta un altro: ottenere più (e prima) possibile dalle cessioni di Sanabria, Doumbia, Ljajic, Sadiq e/o Paredes, senza scartare l’opzione Rudiger. Anche il procuratore del tedesco sta sondando le offerte in giro per l’Europa: la Roma chiede una trentina di milioni.
Meno probabile sembra l’addio di Nainggolan: il belga vuole restare e il Chelsea non intende avvicinarsi alla richiesta di 45 milioni di euro fatta da Sabatini. Ma nel mercato tutto può cambiare all’improvviso.
Tra i gioielli che la Roma deve difendere dai vari assalti dei grandi club c’è anche Manolas. Una decina di giorni fa il suo agente greco ha raccolto una serie di proposte da club inglesi, in primis il Manchester United che, su input di Mourinho, sarebbe pronto a offrire 40 milioni di euro per il difensore. Ma per una clausola inserita nel contratto con l’Olympiacos, la Roma dovrebbe spartirsi il ricavato con i greci se lo cedesse entro il 1 settembre. Ecco perché l’addio di Manolas è quantomeno rinviato e una volta chiuso il mercato si provvederà a calmare i suoi bollenti spiriti con un adeguamento di contratto.