San Siro per qualche secondo è l’Olimpico, i tifosi del Milan per un attimo sembrano quelli della Roma: la curva Sud – quella rossonera – osanna Stephan El Shaarawy, che fa gol ma non esulta e si scusa. Sono costretti a consolarsi così, con uno che di fatto è del Milan ma dopo ieri sera è ancor più difficile che lo sia di nuovo nella prossima stagione. Il rischio che in questi quasi cinque mesi romani El Shaarawy si prendesse i fischi non c’è mai stato: media da urlo, otto gol in 17 partite, da quello bellissimo al Frosinone all’esordio in giallorosso a quello di ieri nel suo ex stadio. Nessun giocatore del nostro campionato ad aver cambiato maglia a gennaio ha fatto meglio. «Sono state emozioni fortissime – dice –. Il gol, ritrovare San Siro e lo staff, gli applausi. E’ stata una serata indimenticabile, sono contento. Ero sicuro della fiducia del mister, ancor prima di prendermi. Adesso vediamo cosa deciderà la società: devo continuare così, e ora c’è anche l’Europeo».
Nel primo anello verde, dalla parte in cui la Roma ha attaccato nel primo tempo, c’erano anche i ragazzi del fan club di Mohamed Salah: al gol dell’1-0, sono corsi fin sulla balaustra, maglia della Roma e bandiera egiziana ben in vista.
(gasport)