LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - «El Shaarawy? Non sono preoccupato del suo futuro in giallorosso, 13 milioni per il riscatto mi sembra una cifra giusta». È Walter Sabatini ad annunciare la volontà della Roma di riscattare dal Milan l’attaccante che ha avuto un rendimento importante da quando è arrivato nella capitale. Sette gol e due assist in sedici presenze di campionato, per un ragazzo che proprio alla corte di Spalletti ha ritrovato nazionale e fiducia in se stesso. «Se me l’avessero detto non c’avrei creduto - ammette El Shaarawy a Skyma - sapevo che non avrei potuto sbagliare questa occasione e ho lavorato per riuscirci. La figura del mister è stata importante, ho sentito la fiducia e spero di fare ancora bene, prima con la Roma, poi all’Europeo». Sulla possibilità di restare a Roma, poi. «Ringrazio Sabatini per quello che ha detto, sono parole che fanno piacere, anche se non c’è nulla di ufficiale. Vediamo cosa deciderà la società. Intanto pensiamo alla partita con il Chievo, speriamo nei tre punti e in una grande partita. È importante che il pubblico ci sia vicino». E il pubblico sarà numeroso, col settore ospiti, eccezionalmente messo in vendita per i romanisti, in via d’esaurimento. Si sfioreranno quindi le sessantamila presenze, domani alle 12,30, con Spalletti che sta pensando di schierare Totti dal primo minuto. Il capitano ha realizzato in carriera ben nove gol al Chievo, una delle sue vittime preferite, e sta dimostrando in allenamento di stare bene dal punto di vista fisico.
Mentre si prepara la festa dell’Olimpico, i tifosi si interrogano su quale sia la mossa di mercato che proverà Sabatini per non cedere i pezzi pregiati della rosa. Le parole del diesse aprono lo scenario sulla possibilità di racimolare i circa 40 milioni necessari per il disavanzo di bilancio da cessioni minori. Vedi Sanabria, Doumbia, Ljajic e Sadiq. Missione impossibile? Sicuramente complicata, soprattutto perché dovrebbe incastrarsi tutto entro il 30 giugno.