IL MESSAGGERO (S. RIGGIO) - Le polemiche fanno parte del passato. Roberto Mancini e Maurizio Sarri si ritrovano tre mesi dopo ma il tecnico nerazzurro ha ormai dimenticato tutto. «Certo che gli stringerò la mano. L’episodio è ormai una cosa vecchia», le sue parole, in riferimento agli insulti del collega toscano durante il match del San Paolo. Poi, in conferenza si parla soltanto di Inter e della partita. Al Napoli mancherà Higuain (ci sarà, invece, con la Roma), ma l’Inter non si fida della forza dei partenopei, che a San Siro scenderanno in campo con Gabbiadini centravanti: «L’assenza di Gonzalo non cambia i nostri piani, oltre al fatto che Manolo è bravo e che il Napoli è un’ottima squadra. Gabbiadini mi piaceva sin dai tempi dell’Atalanta per le sue caratteristiche. Mertens? È molto conosciuto. Entrambi sono del Napoli, che sta facendo una squadra competitiva e sono difficili da prendere». È una bella sfida tra la seconda e la quarta del nostro campionato. Per raggiungere il gradino più basso del podio, l’Inter ormai non dovrà sbagliare nulla e sperare che la Roma perda terreno: «Credo che le possibilità per la terza posizione non siano molte, ma visto che ci sono 18 punti a disposizione ci proveremo. Ce li dobbiamo giocare tutti. Dobbiamo pensare positivo».
IL RAMMARICO Mancini ha la sensazione che a questa squadra manchi qualcosa e una pecca è il fatto che a segnare sia soltanto Icardi, arrivato a 14 centri in campionato, come Dybala e Bacca: «Ho sempre detto che questo è stato il nostro tallone d’Achille. Però, non esistono giocatori che giocano pensando di non voler fare gol. Forse se ci fossero stati più marcatori, adesso avremmo almeno 6 punti in più». Questi sono giorni importanti anche per le tante voci di ingresso in società di soci cinesi («La squadra non si fa di certo influenzare da queste cose»). E arriverà anche Erick Thohir: «Se gli chiederò di trattenere i migliori? Lo vogliamo tutti. Se l’anno prossimo rimarrò al 100%? Non posso rispondere alla stessa domanda, sempre». Si è parlato anche di sperimentazione della moviola: «Non mi piace. Preferisco l’errore dell’arbitro e non di quello degli assistenti. L’esonero di Mihajlovic? A questa non rispondo».
L’ATTEGGIAMENTO L’Inter non ha mai avuto continuità, mentre il Napoli è crollato a 6 punti dalla Juventus. Ed è proprio alla sfida di Coppa Italia contro i bianconeri che Mancini si aggrappa per il match di stasera. Punterà sul tridente, stesso sistema di gioco di Sarri, che avrà in campo la formazione tipo. Da parte sua, il nerazzurro sembra orientato a far partire Palacio titolare accanto a Icardi e Perisic con Brozovic e Kondogbia mezz’ala. Rientra Miranda dalla squalifica: il brasiliano giocherà accanto a Murillo con D’Ambrosio e Nagatomo terzini. Il gioco del Napoli passa dai gol di Higuain, dalla corsa di Callejon e Insigne e dal gioco di Jorginho e Hamsik. Da San Siro passa un po’ di scudetto e Champions League. Ci saranno 60mila spettatori: «Non so se tutti interisti, ma vorrei che la maggior parte tornasse a casa felice».
Una notte da dentro o fuori
16/04/2016 alle 16:10.