LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Non considera più Roma un trampolino di lancio per riprendersi una maglia da titolare nella sua squadra del cuore, l’Arsenal, definitivamente conquistato (insieme alla sua futura moglie) dalla vita nella capitale. E da un ritrovato entusiasmo in squadra. In pochi mesi, Szczesny, è passato dalle dichiarazioni di inizio novembre scorso, a quelle rilasciate ieri a Sky. Cinque mesi fa, infatti, dichiarava: «L’Arsenal è come la mia famiglia, se mi avessero detto un anno fa che avrei giocato nella Roma, non ci avrei creduto, ma il calcio è così e devo ammettere che se i Gunners mi richiamassero, gli direi di sì».
Quella volta aggiunse anche: «In nove mesi però nel calcio può succedere di tutto». E di tutto è successo: il cambio di allenatore, la facilità di ambientarsi nello spogliatoio e nella città che la prossima estate farà anche da sfondo al suo matrimonio. Arrivando a cambiare completamente idea, esprimendo il desiderio di restare in giallorosso. «Io ho detto le mie intenzioni alle due società, ora tocca a loro. Non dipende più da me. Boniek dice che ho voglia di restare qui? Vorrei che tenesse le informazioni più riservate».
E ride, Szczesny, che con il presidente della Federcalcio polacca si è confidato nell’ultimo raduno della sua nazionale. «Comunque qui io sto molto bene- continua il ragazzo- e voglio fare la scelta più giusta per me». Sta adesso a Sabatini riuscire a convincere l’Arsenal a concedere al club giallorosso per un altro anno in prestito il portiere, visto che per il futuro la scelta è stata già fatta. Tra i pali della Roma si posizionerà infatti stabilmente il brasiliano Alisson, che disputerà le Olimpiadi con la nazionale carioca e dovrà poi affrontare un periodo di ambientamento inevitabile nel calcio italiano. Szczesny potrebbe quindi traghettare l’inserimento del collega, che ha solo due anni di meno rispetto a lui, cominciando la stagione.
«Da Spalletti in poi abbiamo raggiunto un rendimento eccellente- l’analisi slegata dal suo futuro del numero uno polacco- difficile per me dire cosa ci sia mancato, per questo dico che il prossimo anno ci vorrà più regolarità e costanza durante tutta la stagione, la dovremo mantenere per nove mesi». Parlare della prossima stagione è, tra l’altro, un ulteriore elemento a riprova della sua voglia di restare a Roma. Intanto, in vista della partita di domani sera contro il Bologna, non si è allenato Ruediger, per un problema ai denti, che non dovrebbe però metterlo a rischio per la partita.