Sabatini resta alla Roma

23/04/2016 alle 14:36.
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IL TEMPO (A. SERAFINI) - L'orologio corre così in fretta, che il rischio di dover interrompere il lavoro a metà del percorso, non sarebbe professionalmente accettabile. Per questo lo scenario romanista è pronto a subire un altro possibile colpo di scena. Negli ultimi giorni ha cominciato a prendere in considerazione l'idea di proseguire il proprio lavoro fino a settembre, accompagnando il mercato giallorosso alla chiusura della finestra estiva e di conseguenza cancellando parzialmente la lettera di dimissioni spedita nello scorso gennaio a , in cui si comunicava la volontà di interrompere i rapporti nel prossimo 30 giugno. Richiesta che dall'altra parte dell'oceano non è mai stata accettata (e controfirmata), tanto da convincere il presidente statunitense a non accelerare i tempi nella ricerca di un'altra figura professionale in grado di sostituirlo.

Nonostante il sempre più evidente deterioramento registrato tra le parti, preferirebbe portare a termine una sessione di lavoro arrivata soltanto ad una fase preliminare, convinto che l'interruzione brusca della sua avventura nella capitale, possa complicare ulteriormente i piani di un club obbligato ad affrontare gli scogli economici legati alla chiusura del prossimo bilancio e ai parametri fissati dal fair play finanziario.

In più il ds esaudirebbe in parte l'invito avanzato più volte da , preoccupato dalla possibile staffetta degli uomini al comando, che inevitabilmente avrebbe potuto creare ulteriore confusione nella costruzione della rosa della prossima stagione. Per il momento però non è stata comunicata nessuna scelta definitiva, considerando inoltre che l'addio sarebbe soltanto rimandato. La volontà di ultimare ciò che da mesi è stato avviato, si concluderà per il ds in caso alla chiusura del mercato, rimanendo ancora per un anno sotto contratto (in scadenza a giugno 2017), ma con l'intenzione di utilizzarlo per staccare momentaneamente la spina in vista di scenari futuri.

Negli ultimi tempi e dopo l'ammissione pubblica di concludere il proprio rapporto in giallorosso, è finito a sua volta nei vortici di altre trattative, questa volta però rivolte all'offerta di una nuova esperienza professionale. Silurate sul momento le sirene arrivate dal Chelsea sotto espressa richiesta di , il telefono del ds ha continuato a squillare soprattutto in Italia, dove e si sono spinte molto più avanti rispetto ad un semplice sondaggio. Una telefonata è arrivata anche dalla sponda rossonera di Milano, avanzata dal patron Berlusconi attraverso l'intermediazione di Galliani. Questa però è un'altra storia.