«Chiamatemi come volete, ma non accetterò mai di essere definito un super-sub. Non è un ruolo che mi piace», questa la risposta data da Edin Dzeko a quello che, in Inghilterra, voleva essere un complimento. Anche a Roma però il bosniaco si sta rivelando tale: entra dalla panchina, segna o fa segnare; il suo rendimento con Spalletti è cresciuto.
Questione di caratteristiche fisiche: Spalletti lo reputa perfetto per impegnare i difensori centrali avversari a partita in corso, con i rivali già provati fisicamente e costretti a fronteggiare un «camion». Lunedì, col Bologna, avrà l sua occasione da titolare, contro un'altra squadra alla quale ha già segnato.
Su futuro della punta deciderà l’allenatore più che mai, così come sulle altre questioni. Abbastanza per valutare pure se Dzeko sarà il centravanti della Roma che verrà. Se davvero può bastare un super-sub o da queste parti, per attaccare lo scudetto, non serva più un supereroe.
(gasport)