LEGGO (F. BALZANI) - «Sto programmando il futuro della Roma e se non arriviamo terzi il futuro sarà nero anche per me. Nessuno m’ha scavalcato, il mercato si fa adesso e non d’estate. Quindi lo farò io». Se l’è cavata così Sabatini dopo la ramanzina pubblica di Spalletti riguardo le dimissioni annunciate sabato sera. E in effetti, prima di salutare Roma («Una città che m’ha dato la vita») Walter dovrà sciogliere una serie di nodi che imbrigliano il bilancio. In primis i ritorni di Doumbia e Iturbe dalla Premier (e forse Ibarbo dalla Colombia). Trovare ai due una destinazione sarà difficile, riprendere i soldi spesi dalla Roma (in tutto 38 milioni) impossibile. Anche Ljajic potrebbe non essere riscattato dall’Inter. «Se torni e non ti comporti bene, ti prendo a pedate», lo ha minacciato Sabatini. Poi le cessioni dei giovani: Sanabria richiesto a Madrid, Sadiq dall’Arsenal. Infine i riscatti: da Digne a Rüdiger passando per il prestito di Szczesny.