Lo ha detto Luciano Spalletti in conferenza stampa, lo ribadisce il quotidiano sportivo nella sua edizione odierna: la Roma ha bisogno di un gol lampo, da confezionare subito subito, tanto che varrebbe la pena di studiare uno schema sul calcio d’inizio, casomai alla Roma toccasse l’onore del primo pallone da giocare. Qualcosa tipo il gol dell’immediato pareggio del Napoli la settimana scorsa a Firenze. Rimessa la palla al centro, Callejon e Hamsik si sono piazzati in tandem sull’estrema destra e da lì hanno sprintato assieme verso l’area, per raccogliere un lancio di Koulibaly. A seguire si è creata l’occasione dell’errore di Alonso, di cui ha approfittato Higuain. Nella Roma sfrecciano Salah e El Shaarawy, gente di gamba molto lesta, in grado di replicare qualcosa del genere, a favore del redivivo Dzeko.
Non si possono fare calcoli, non c’è tempo da perdere, si può soltanto aggredire. Ci aspettiamo una Roma ad alta intensità nella prima mezz’ora, quando si decideranno i destini della qualificazione. Lo 0-0 al riposo cancellerebbe o quasi le possibilità, perché scollinata l’ora di gioco il calo di energie psicofisiche diventa matematico, in casi simili. Le indiscrezioni sulla formazione lasciano presumere una Roma d’attacco. Spalletti sembra orientato verso un sistema 4-2-3-1 con quattro ruote motrici: le ali Salah ed El Shaarawy, il trequartista Perotti e il centravanti Dzeko. Sarà proprio così? Non si esclude un assetto più prudente, un 4-3-3 senza El Shaarawy e con Vainqueur a rinforzare la mediana.Al Bernabeu niente falso nove come nelle ultime puntate in campionato, ma prima punta vera, di grande peso. Per Dzeko grande occasione e notevole responsabilità: se hai alle spalle e ai lati tre fornitori del livello di Salah, El Shaarawy e Perotti, gli alibi stanno a zero. Dzeko, batti un colpo.
(gasport)