IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Ormai oltre al gol li accomuna anche il gesto della piramide. I due faraoni giallorossi, El Shaarawy e Salah, sono sempre più complementari. Uno segna, l’altro fa l’assist e/o viceversa. E dalla trasferta di Empoli, anche questa esultanza particolare che proprio l’ex milanista ha inaugurato e spiegato con un tweet qualche giorno fa sul profilo social. Cinque reti in sei partite per El Shaarawy, cinque nelle ultime quattro gare per l’egiziano. E per entrambi il gusto della doppietta: una l’italiano l’ha segnata ad Empoli, due l’ex viola le ha siglate con Palermo e Fiorentina.
Doveva essere la Roma di Dzeko e invece è diventata la Roma dei Faraoni. Mentre sul web impazzano fotomontaggi con i due all’ombra della Piramide di Cheope, in campo impazziscono invece gli avversari cercando di star loro dietro. Invano. Nel modulo arombosceltodaSpalletti i due partono larghi, pronti ad accentrarsi a seconda dei movimentidiPerotti.El Shaarawy viaggia ad una media di un gol ogni 93 minuti che lo avvicina agli Europei e al riscatto, da esercitare a giugno (per 13 milioni). Salah invece è già tutto romanista. Capocannoniere e unico uomo in doppia cifra (11reti). Tre di queste le ha segnate alla Fiorentina che lo costringe ad attendere la sentenza Fifa. Momo è sereno. Meno il suo agente che anche venerdì notte non ha perso occasione per stuzzicare i tifosi viola sui social: ‘Dime que se siente.... tener a Salah frente a frente...’ con una risata allegata (Ditemi cosa si prova ad aver Salah davanti). Inevitabili le reazioni. Molte da censurare.