IL MESSAGGERO (M. AJELLO) - Però su questo antico consiglio del saggissimo Baltasar Gracian, esperto di gloria e di potere, il Pupone potrebbe soffermarsi un po'. «É regola dell'uomo avveduto - prescriveva Gracian - abbandonare le cose che lo abbandonano. Cioè non aspettare di essere un astro al tramonto». Di gente che è uscita di scena, quando ancora poteva restarvi, ce n'è tanta. Si fa sempre l'esempio di Ratzinger. Ma scendendo più in basso, c'è Renzi che dice: «Io ho una scadenza, come lo yogurt». Ignazio Marino non voleva mollare, ma è stato costretto a farlo. Silvio Berlusconi non vuole mollare ma finge che a volerlo ancora in pista sia tutto il mondo, a cominciare da Putin: «Non posso che continuare a portare la croce». Beppe Grillo vorrebbe davvero salutare il suo movimento e tornarsene per sempre al teatro, a fare soldi. Ma è ancora imprigionato nel Mestre di leader. Il suo amico Ivano Fossati, che tra i musicisti italiani è il top, ha smesso di suonare (ma non di scrivere canzoni per altri) e naturalmente è un peccato. Anche Francesco Guccini ha dato una magnifica lezione su come dire addio. Carmelo Bene, in un famoso monologo, spiegò che a un attore, quando non sa più che cosa dire, «non resta che sproloquiare». Vittorio Gassman diceva che la grandezza di un attore si vede dalla maniera in cui è capace di uscire di scena. A proposito, un consiglio per Il Capitano: continua a giocare almeno per un altro anno o due.