IL TEMPO (E. MENGHI) - Il Carpi oggi, il Real Madrid all’orizzonte. Spalletti sceglie il presente e non ammette distrazioni: «Se pensiamo alla partita successiva abbiamo sbagliato tutto. Per competere con Juventus e Napoli dobbiamo riuscire a fare un filotto straordinario come il loro. Per poter stare al passo delle grandi non possiamo tralasciare nulla. Le occasioni per noi ci sono ogni qualvolta scendiamo in campo. Qualche ragionamento involontario si fa, ma sceglierò la Roma migliore». Ha fatto tris e ora vuole il poker di successi, è il calendario ad imporlo ai giallorossi, perché si sfidano le prime 4 della classifica e non approfittarne sarebbe folle. Napoli e Fiorentina sanno, però, quanto sia avversaria ostica la squadra di Castori, stimatissimo da Spalletti: «La prima insidia è il loro coach. Sono esperti nel ribaltamento dell’azione, dovremo avere la prontezza di difenderci da queste situazioni».
Il Carpi ha convinto senza fare punti nelle ultime due giornate, al contrario la Roma ha ottenuto il massimo senza soddisfare a pieno il suo allenatore: «Il mio match-analyst mi ha detto che siamo finiti solo 6 volte in fuorigioco e siamo l’ottava squadra nei tentativi di andare oltre la linea. Vuol dire che dobbiamo essere più curiosi, vedere cosa c’è dietro la difesa avversaria». A proposito di retroguardia, che sia a 3 o a 4 cambia poco: «Il passaggio è sottile, la Fiorentina è maestra in questo: interpreta le situazioni, è il vero passo in avanti. Il Napoli è perfetto, la Juve gestisce bene l’abbondanza». Spalletti vorrebbe una Roma all’altezza delle grandi: «Nel confronto ci manca qualche pedina». Aspettando il mercato, spinge Dzeko: «Gioca lui, lo dico perché è un bel messaggio a livello di testa». Il tasto è quello giusto, l’interruttore stavolta scatterà?