«Abbiamo il 50% di possibilità di passare il turno». Spalletti è davvero ottimista o prova solo ad esserlo? Si chiede il quotidiano nella sua edizione odierna. Probabilmente, la verità è nel mezzo. Ottimista lo è, perché vede la Roma in crescita, ma magari non fino ad arrivare a quel 50% lì. Dentro c’è qualcosa di più, un messaggio di fiducia alla squadra, un modo come un altro per dirle indirettamente di andare in campo e di provare a giocarsela.
Poi c’è il capitolo Totti, che Spalletti aveva già toccato con As: «Io alleno la Roma, non Totti. Il nostro rapporto? Dal mio punto di vista perfetto, poi dovreste chiederlo a lui... Il mio obiettivo sono i risultati, scelgo in funzione di questi e non della storia di un giocatore. Altrimenti stavolta vinceremmo noi, mettendo in campo lui, Maicon, Keita e De Sanctis. Francesco illumina la fase offensiva, ma se c’è da pressare per lui è più difficile. Il suo utilizzo dipende dalla forza dell’avversario che affrontiamo. Per vincere ci vuole forza, corsa, disponibilità per il compagno e sacrificio. E non è vero che per me i giocatori sono tutti uguali, per me contano quelli che hanno queste cose». Chissà che ne penserà il capitano giallorosso...
(gasport)