LEGGO (F. BALZANI) - Perdere la Champions (a meno di miracoli al Bernabeu), ritrovare la Roma ma anche qualche vecchio problema che proprio non vuole abbandonare Trigoria. Ci sono più di 50 sfumature di nero, bianco e grigio nei pensieri di Spalletti il giorno dopo l’amara sconfitta col Real che ha strappato gli applausi dei 55 mila dell’Olimpico e i complimenti di mezza Europa per un gioco tornato “internazionale”.
Per questo ieri il tecnico si è congratulato con la squadra prima e dopo l’allenamento. Di ben altro tenore il giudizio sui medici. A turbare Spalletti, infatti, c’è il nuovo infortunio a De Rossi mandato in campo negli ultimi 15’ contro il Real. Un quarto d’ora costato una ricaduta al polpaccio sinistro. Oggi il giocatore si sottoporrà agli esami strumentali per scongiurare una possibile lesione che lo terrebbe ai box almeno 20 giorni. Di sicuro non ci sarà col Palermo dopo essere mancato con Samp e Carpi. Tutto ciò che avevano temuto alla vigilia sia Spalletti sia De Rossi. Ma non i medici che avevano dato l’ok per il ritorno di Daniele addirittura dal 1’. «Chi lo sta gestendo è convinto di avere la soluzione», l’avvertimento del tecnico una settimana fa. L’ennesima incomprensione tra uno staff medico con mille problemi (ieri si è rivisto il tedesco Ripenhof che ha incontrato il ct Loew in visita a Trigoria, ma come medico sociale compare il radiologo Del Vescovo) e chi allena la Roma.
Anche Garcia, infatti, aveva avuto problemi: con Gervinho che si era dovuto chiamare fuori col Bate nel riscaldamento dopo che i medici avevano dato l’ok al rientro qualche giorno prima a Torino (l’ivoriano era uscito al 25’ per precauzione) e con lo stesso De Rossi. A Digne, invece, era stata diagnosticata «lesione di primo grado al bicipite femorale», ma 4 giorni dopo era in campo ad allenarsi.
Le ombre non finiscono qui. La grana legata al contratto di Totti continua ad essere oggetto di discussione, ma finora non sono arrivati segnali da Boston. Pallotta, che ieri ha fatto i complimenti a Spalletti e criticato l’arbitraggio di mercoledì, sarà a Roma (e poi a Madrid) i primi di marzo. E forse sarà l’occasione giusta per chiarirsi col capitano subentrato a 2’ dalla fine col Real in quella che potrebbe essere stata la sua ultima di Champions e postato da Modric su Facebook: «Eccomi qui con il mio idolo Totti». Sarà compito di Spalletti, invece, consolare i bosniaci: Dzeko che ieri ha segnato due gol in partitella - ma non ha gradito l’esclusione col Real - e Pjanic infastidito dalle critiche della piazza e con la voglia di fare le valigie.