IL MESSAGGERO (P. LIGUORI) - È un momento strano per la Roma. Stasera col Sassuolo potrebbe continuare e consolidare la corsa per il terzo posto, viste le battute d'arresto di Inter e Fiorentina. Le due rivali sono a portata di mano, tanto più se gli acquisti di gennaio avranno un effetto positivo, sulla scia del piccolo Faraone. Eppure, c'è qualcosa che non va e anche Spalletti l'ha notato. L'allenatore ha tirato fuori di nuovo un vecchio problema, che i frequentatori abituali di Trigoria conoscono a memoria: la mancanza di serenità, la vecchia cattiva abitudine di molti giocatori di far trapelare fuori, sulla stampa e le radio le situazioni che vanno risolte nello spogliatoio. Allenatori precedenti avevano denunciato con forza il fenomeno, invitando la società a stroncarlo, perché dannoso per il lavoro di tutti.
Spalletti ha scherzato su chi gioca e chi no, ma anche stasera la Roma dovrà fare a meno di Dzeko. E il Sassuolo di Di Francesco è un'ottima squadra, che parte sempre per vincere in casa. Il campo darà il suo verdetto in modo chiaro, però è davvero un peccato che in questa stagione si alternino i momenti di contestazione all'Olimpico con le tensioni interne. A mercato concluso, non si può scherzare: c'è una Champions da affrontare, un terzo posto da conquistare, oppure una delusione grande da incassare, chissà con quali conseguenze