IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Non solo Dzeko, Totti e Pjanic hanno già segnato al Real Madrid. Anche Keita (2007-08) ha lasciato il segno contro i blancos. Singolare che lo abbia fatto con la maglia del Siviglia e non con quella del Barcellona quando è diventato, spesso e volentieri, un vero e proprio incubo per le merengues. Sì, proprio il maliano che con il suo palmares potrebbe far impallidire l'intera serie A. In 4 anni con i blaugrana, Seydou ha portato a casa 14 trofei sui 19 disponibili, tra cui due Champions, altrettante supercoppe europee e mondiali per club, tre scudetti e due coppe di Spagna. E a farne le spese di questa bulimia calcistica è stato proprio il Real Madrid, incontrato ben 17 volte.
IL PALMARES Ruolino di marcia impressionante: 11 vittorie, 4 pareggi, appena 2 sconfitte e anche un gol all'attivo. Domani Keita (l’arbitro sarà il ceco Kralovec) ci riprova. La Roma non è il Barcellona ma anche i blancos, senza Pepe e Bale, fanno (leggermente) meno paura. E poi, lui, respira quasi aria di derby. Avverte questa atmosfera quando non c’è nulla in palio, come accaduto nel luglio del 2014 in tournée, figuriamoci domani sera. All'epoca, rifiutò di stringere la mano a Pepe, reo tre anni prima di averlo apostrofato ‘scimmia’ al Bernabeu. Fortuna vuole che il portoghese darà forfait. La Roma sarà la quarta squadra (al Siviglia e al Barcellona, va aggiunto anche il Valencia) con la quale affronterà il Real Madrid. La sua avventura in giallorosso sembra essere arrivata all'epilogo (segnali di rinnovo non ce ne sono) ma Keita gioca come se non ci fosse un domani. A Roma lo ha voluto Garcia ma è stato Spalletti a rilanciarlo.