Terza vittoria consecutiva per la Roma che inizia a sentire forte l'odore della Champions. Contro la Samp finisce 2-1 e, come riporta il quotidiano, si sono sfidati due fra gli allenatori più bravi e così inevitabilmente il campo diventa presto una scacchiera. Spalletti punta su una difesa a 4 che è davvero 3 e mezzo come ha spiegato lui alla vigilia, visto che Maicon pencola tra i due reparti. In mediana Keita fa da perno mentre Florenzi parte a destra per spostarsi presto a sinistra, col compito di scambiarsi spesso di posizione con Perotti, uomo ovunque della trequarti e in ogni caso alle spalle di Salah ed El Shaarawy. Questa prima versione è la più scintillante e nei primi 20’ fa soffrire il lato sinistro della Samp, dove Dodò e Barreto lottano contro Maicon e Salah innescati bene da Pjanic, che all’8’ e al 18’ non crede nel suo colpo di testa. Al 20’ invece l’azione più bella, rifinita da Salah, vede El Shaarawy sprecare tirando alto da ottima posizione. Il calo fisico di Maicon, però, non consente più ai giallorossi di sfidare nell’uno contro uno Muriel e Correa, che va in appoggio del colombiano più spesso di Soriano. Così, quando la Samp comincia un po’ a far salire il baricentro grazie al palleggio, Spalletti passa alla difesa a 3, allargando Florenzi sulla fascia sinistra. E proprio l’azzurro va in gol di testa, riprendendo il tiro di El Shaarawy che si impenna dopo una deviazione, coronando un’azione portata avanti dallo stesso Florenzi.
Nella ripresa la Roma ripassa a 4 dietro con l’inserimento di Digne. La mossa sembra essere propizia perché al 5’ Perotti, servito da El Shaarawy, con un gran tiro al volo sigla il doppio vantaggio. La Samp passa al 4-3-3, allargando Soriano sulla fascia sinistra, senza che questo in avvio scuota le acque, tant’è che in ripartenza Pjanic all’8’ sfiora il tris. A spostare gli equilibri, però, è la rete di Fernando, il cui tiro è deviato in modo decisivo da Pjanic. La Roma si spaventa e Spalletti cerca di tenere alta la squadra inserendo Dzeko e passando al 4-2-3-1, con Florenzi terzino destro. All’inizio la mossa pare funzionare, visto che il buon pressing alto innesca al 28’ El Shaarawy che però sciupa il k.o. Ma il calo è fisiologico e, complice l’ingresso di Cassano, il finale è tutto blucerchiato, con Szczesny che salva in uscita sullo stesso Cassano al 42’, blocca un tiro di Dodò al 47’ e un minuto più tardi viene salvato dalla traversa dopo la girata di Cassani su cross ancora di Dodò. Gli astri accarezzano la Roma e beffano la Sampdoria.
(gasport)