IL MESSAGGERO (E. TROTTA) - Paredes, Skorupski, Spalletti, personaggi sulla strada tra Empoli e Roma. Quella di sabato sarà una sfida su cui convergeranno rinnovati incroci grazie anche ai buoni rapporti tra Sabatini e il suo collega Marcello Carli, indicato come uno dei possibili successori (in corsa pure Fusco, Corvino e Branca) proprio dell'attuale ds giallorosso (tentato dal Chelsea): «Walter è un amico e ho troppo rispetto per lui - chiarisce il ds del club toscano -: gli auguro sempre le migliori fortune, sia che rimanga sia che vada altrove. Ha grandi qualità, spero che prenderà la decisione migliore. Il mio nome accostato alla Roma? La cosa non mi disturba affatto. Anzi è un onore, visto che sono partito dal basso. Con il sorriso però dico che non c'è nulla e che sono molto concentrato sul nostro campionato e sulla partita di sabato».
Senza Saponara e Tonelli.
«Sarà un'impresa al limite delle nostre possibilità. Dobbiamo tornare ad essere spensierati, giocando con tutte le nostre caratteristiche. L'espulsione di Lorenzo ci ha disintegrato, ma piangersi addosso non serve a nulla: questa situazione ci deve trasmettere più rabbia in campo».
Alla prima occasione Sabatini dovrà offrirle una bella cena per la crescita di Skorupski e Paredes.
«Stanno facendo un grande campionato e Walter ha mantenuto la promessa quando mi disse “Ti daranno una grossa mano”. Sono quindi io che dovrò offrirgli una cena. Leandro deve migliorare tanto nella velocità di pensiero e fase di non possesso».
Tanti club internazionali hanno inviato i loro osservatori per studiare Paredes.
«Da due anni gli emissari seguono diversi giocatori dell'Empoli. Non so se gli ultimi erano per Leandro, ma magari potranno essercene altri proprio sabato. Il club giallorosso a fine stagione farà le sue valutazioni sull'argentino in base anche ai giocatori forti che ha in quel ruolo».
Zielinski, di proprietà dell'Udinese, resta un altro pallino di Sabatini. Tonelli invece può essere anche un obiettivo futuro?
«Per caratteristiche Piotr può piacere a Walter. Per Lorenzo a gennaio sia la Roma sia il Napoli avevano fatto delle offerte serie, ma non so quello che succederà a giugno quando l'Empoli sarà un cantiere aperto».
Si aspettava un impatto così forte di Spalletti?
«Il mio amico Luciano ha ridato motivazione a una squadra che aveva perso la voglia di vivere un sogno, affermando il suo ruolo di leader come nel caso Totti».