LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Adesso si sentirà davvero di nuovo a casa, Spalletti, alle prese con l’assenza di un centravanti di ruolo tra quelli considerabili titolari. Proprio come accadde nella sua prima avventura romanista, quando fece di necessità virtù trasformando Totti nel cosiddetto "falso nueve", e inventandosi il leggendario 4-2-3-1. Francesco non si è ancora arreso ed è partito ieri con i compagni per Reggio Emilia, ma al massimo riuscirà a sedersi in panchina. Ha quasi dieci anni in più rispetto ad allora, il numero dieci, e il problema alla coscia è tornato a farsi sentire in maniera pesante dopo la gara con il Frosinone. Così stasera, contro il Sassuolo, nel turno infrasettimanale del campionato, senza Dzeko (alle prese con una contusione al polpaccio), il tecnico è costretto a reinventarsi la sua Roma (non sembra fidarsi troppo di Sadiq nello schieramento della formazione iniziale). Appare quindi davvero una benedizione l’arrivo in extremis di Perotti, quello indicato a giocare immediatamente, senza neanche avere troppo tempo per capire in quale realtà sia capitato. «Ho fatto solamente un allenamento con i miei nuovi compagni — spiega, spaesato, l’attaccante a Roma Radio — ho conosciuto stamattina Spalletti e abbiamo parlato un po’ del mio ruolo, però niente di concreto, è stata solo una conoscenza». In pratica, neanche c’è stato il tempo per provarlo più di tanto in campo. «Io mi sento meglio giocando a sinistra — continua Perotti — però al Genoa ho fatto anche il trequartista. L’importante è giocare e sono subito a disposizione. Devo migliorarmi sotto porta, fare più gol, senza cercare sempre e per forza l’assist».
L’ex Genoa insieme a Salah, è una delle ipotesi per stasera, con El Sharaawy confermato sulla sinistra a centrocampo, con a destra Maicon, mentre la difesa a tre, senza Manolas squalificato, dovrebbe rivedere insieme De Rossi, Ruediger e Zukanovic. La Roma spallettiana cerca la sua prima vittoria in trasferta, seguita da circa tremila tifosi che sperano di conquistare altri tre punti. Anche perché, prima della sfida col Frosinone, i giallorossi hanno collezionato solamente nove punti in nove gare, davvero pochi per una squadra che ambisce alla zona Champions. Positivo l’andamento in trasferta con il Sassuolo: nelle uniche due volte in cui le due squadre si sono incontrate, ha avuto la meglio la Roma, mentre, nei tre precedenti all’Olimpico, si sono registrati tre pareggi.
Sul fronte mercato, la sessione invernale si è chiusa con l’arrivo di Perotti. Nessun colpo a sorpresa per la Roma a ridosso delle ultime ore, con il direttore sportivo Sabatini che deve stare attento alla lista da consegnare all’Uefa