LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Centoquattro giorni dopo, Francesco Totti sembra davvero pronto all’atteso rientro contro il Milan. E questa volta senza i dubbi che hanno invece avvolto la vigilia della trasferta di Verona. Lontano il 26 settembre scorso, giorno dell’infortunio alla coscia contro il Carpi del numero dieci, lontano quasi tre mesi e mezzo, tra l’ansia di non farcela a recuperare del tutto e la voglia di dimostrare ancora una volta, contro tutte le previsioni, di essere un giocatore in grado di strappare un altro anno di rinnovo a fine stagione. Garcia, d’accordo con lo staff medico, ha preferito non rischiare nulla, lasciando Francesco a Roma, senza aggregarlo al gruppo che ha poi pareggiato col Chievo. Ma lo inserirà oggi nella lista dei convocati. E domani sera, contro il Milan, partirà dalla panchina, all’Olimpico, disponibile ad entrare in corsa, aiutando i compagni.
Chissà se sarà confermato al centro dell’attacco Sadiq, il quasi 19enne nigeriano che ha sostituito Dzeko a Verona. L’attaccante bosniaco ha provato ieri a farsi levare la seconda delle due giornate di squalifica, puntando su un equivoco verbale che l’avrebbe visto non insultare l’arbitro, ma imprecare in maniera generica. Niente da fare: Dzeko tornerà a disposizione dalla prossima gara. «Ho una gran voglia di tornare in campo- il commento del bosniaco- il calcio è la mia vita e voglio dare una mano alla Roma. Sadiq è comunque un giocatore talentuoso, un giorno diventerà molto importante per questa squadra, sta lavorando bene».
Buone notizie, invece, per Salah. Gli accertamenti ieri non hanno evidenziato lesioni alla coscia destra, anche se Garcia deciderà solo oggi se convocarlo. Restando in tema di attaccanti, si è rivisto a Trigoria Doumbia. L’ivoriano è rientrato alla base dopo il periodo di prestito al Cska Mosca, e si allenerà nel centro sportivo giallorosso in attesa di una sistemazione. Sistemazione che vorrebbe trovare Castan, nella Roma. Il brasiliano ha risposto ieri a un tifoso che su Twitter considerava la necessità per Leandro di giocare 5-6 gare di fila per ritrovare la condizione. La risposta del difensore è stata un eloquente «magari».