REPUBBLICA.IT (M. PINCI) - Ha fatto i bagagli e è partito, ma non per nascondersi. Mentre tra Miami e Roma si decide il suo destino, Rudi Garcia prova a far finta di nulla. Così di prima mattina ha chiuso due valigie e si è recato all'aeroporto di Fiumicino per prendere un volo con destinazione Zurigo.
GARCIA A ZURIGO, LA ROMA CERCA IL SOSTITUTO - Niente fuga, ma un viaggio istituzionale per presenziare tutti attesi alla premiazione del Pallone d'Oro 2015. Con lui, anche l'ad Italo Zanzi e il calciatore Alessandro Florenzi (è in gara per il miglior gol, grazie alla parabola da centrocampo contro il Barça di settembre). Imbarco prima delle 10 dal gate D, l'allenatore passerà lontano da Roma la giornata che potrebbe decidere il suo esonero. La squadra non si allenerà, così era deciso proprio per consentire al tecnico di presenziare alla cerimonia dell'Uefa. Ma il destino è ormai scritto. Pallotta nella notte italiana ha parlato con il dg Baldissoni, arrivato intorno alle 22.30 in Florida: l'esonero pare irreversibile e tutti, anche il ds Sabatini - ultimo baluardo a difesa del tecnico - se ne sono dolorosamente convinti. "Cambiare l'allenatore per restituire la mentalità? Sto per risolvere il problema", ha detto Pallotta a Repubblica, lasciando intendere che sarà un suo intervento diretto a decretare il futuro del club. Nella serata di ieri sono iniziate le consultazioni: colloqui con Spalletti, Sampaoli, Bielsa, secondo qualcuno anche con l'ex Milan e Inter Leonardo. Ma resiste pure l'ipotesi di una soluzione interna, con Alberto De Rossi, tecnico della Primavera e papà di Daniele (a patto che accetti di trasferirsi con i big). Il club vorrebbe decidere entro martedì in modo da consentire al nuovo tecnico di preparare la gara in casa contro il Verona ultimo.