IL MESSAGGERO (S. CARINA) - A volte la realtà riesce a superare la fantasia. Ed è quanto sta accadendo a Trigoria nelle ultime settimane. Una serie di paradossi e contraddizioni che rischiano di scivolare nel grottesco alimentando l’incredulità della piazza. Gli esempi sono così numerosi che si rischia di perderne il conteggio. Partiamo dagli ultimi: Garcia che in una posizione di assoluta precarietà decide ieri di presenziare alla cerimonia dei Puskas Award, facendosi immortalare con il Ceo Zanzi e Florenzi a Zurigo. Lo stesso tecnico che ha il volo di ritorno dalla Svizzera fissato per questa mattina all’alba: una volta sbarcato, potrebbe ricevere la comunicazione dell’esonero. E se non la riceverà, guiderà la doppia seduta odierna. Gerson che non è arrivato a Roma nemmeno da una settimana e già il padre punta i piedi per un ritorno in Brasile. Il tweet sibillino (Magari…) di Castan con il quale si augura di giocare. Sabatini che si è chiuso nel silenzio dopo Roma-Milan ma decide di replicare ad una mail di un tifoso che poi diventa di dominio pubblico.
GLI ATTACCANTI - La Roma che per ora controlla 15 attaccanti (Totti, Dzeko, Gervinho, Salah, Sadiq, Florenzi, Iago Falque, Doumbia, Ponce e Gerson, oltre ai ‘prestiti’ Sanabria, Ljajic, Iturbe, Ibarbo e Mendez) e anziché cercare terzini ha praticamente preso Perotti ed è vicina all’intesa per El Shaarawy. Il presidente Pallotta, assente fisicamente da Trigoria dal 28 febbraio del 2015, nell’ultima visita di dicembre non incontra la squadra ad eccezione di Totti e dopo aver annunciato di avere in agenda un appuntamento con il Prefetto Gabrielli, prima viene smentito dal diretto interessato che poi riesce a incontrare per un rendez-vous lampo, dopo un dura botta e risposta tra le parti. Sempre il presidente, fa ritorno a Boston il giorno di Napoli-Roma. Una società che oggi festeggia 926 giorni senza main sponsor sulla maglia. Il profilo twitter del club che al 6-1 di Dzeko al Camp Nou, twitta goooooool come se fosse una rete vincente al 90’. Gli abbonamenti ci sono, il pubblico no ma il si insiste a mettere in vendita i mini-abbonamenti. Un dottore, Del Vescovo, che non essendo un medico dello sport ma un radiologo non può sedere in panchina ed è impossibilitato a entrare in campo: al suo posto tocca al dottor Antonucci (degli Allievi Lega Pro). Garcia che si lamenta dopo 16 giorni di sosta della condizione atletica e quindi lancia un j’accuse Norman: Pallotta, anziché mediare, prende le difese del canadese e scarica il tecnico. Gli infortuni muscolari che nonostante l’arrivo di Norman sono arrivati a quota 15; la Roma che dopo il Carpi è la squadra che corre meno. La serie delle incongruenze è lunghissima. E il timore è che non sia finita qui.