Queste potrebbero essere le ultime operazioni in giallorosso di Walter Sabatini, il d.s. delle plusvalenze, delle mille transizioni e dei tanti giovani, il solo dirigente che non è mai stato messo in discussione e che mercoledì prossimo, alla fine di questa sessione di mercato, potrebbe lasciare la Capitale. Da Trigoria smentiscono le voci. Ad agitare il ds sono i continui fallimenti, con la Roma che parte sempre per vincere qualcosa e poi naufraga puntualmente a metà strada. Ma anche la considerazione di aver prodotto plusvalenze, ma non aver mai lasciato traccia di una squadra futuribile, con la necessità di ricorrere a girandole di giocatori e stratagemmi di finanza creativa. E infine, la consapevolezza di non avere più completa autonomia in quella che considerava un’area di sua esclusiva competenza, quella tecnica. Una sensazione acuita dall’esonero di Rudi Garcia (che il d.s. avrebbe tenuto e dall’interferenza su alcune scelte di Alex Zecca. Infine, l’ultimo passo, lo stallo sulla vicenda legata a Diego Perotti.
Nel caso in cui Sabatini decida davvero di dimettersi e Pallotta non riesca a fargli cambiare idea, la Roma virerebbe su Marco Branca, l’ex d.s. dell’Inter. O lui o Pantaleo Corvino, magari con uno «scambio» di d.s. con il Bologna, dove potrebbe approdare proprio Sabatini. O, anche, l’idea pazza di Pallotta, con lo stesso Zecca come d.s.
(gasport)