IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Dovevano partire dalle retrovie, pronti a subentrare. E invece uno tra El Shaarawy e Zukanovic, considerando i ko di Torosidis e Digne, scenderà in campo. C’è curiosità per capire come entrambi verranno utilizzati da Spalletti, soprattutto se, come sembra, il tecnico dovesse proseguire con l’idea tattica della difesa a tre. Modulo con il quale in carriera il Faraone non ha mai giocato. Con Allegri al Milan (2012-13) venne schierato inizialmente centravanti nel 4-3-1-2 (segnando 14 reti nel girone d’andata) per poi slittare (e faticare) al fianco di Balotelli nel ruolo di seconda punta. Con Inzaghi la musica cambia poco: nelle 14 gare nelle quali parte dall’inizio, gioca sempre esterno a sinistra nel 4-3-3. Copione simile al Monaco: nelle 7 da titolare, è impiegato tre volte esterno offensivo a sinistra nello stesso ruolo, in tre occasioni nel 4-2-3-1 sempre a sinistra nel tridente dietro il centravanti e in una come terminale offensivo. E in nazionale? Con Conte, cinque volte El Shaarawy parte dal primo minuto e una subentra in corsa. In tre gare (Croazia, Portogallo e Bulgaria) viene schierato a sinistra nel trio offensivo del 4-3-3 e altrettante come esterno a sinistra nel 4-4-2, coperto però alle spalle da un terzino di ruolo come Darmian o De Sciglio. Compiti diversi avrebbe inevitabilmente nel 3-5-2 dove sarebbe chiamato ad agire su tutta la fascia (per intenderci: più o meno come Moriero con Mazzone negli anni ’90) e/o nel 3-4-2-1. In questo caso in attacco agirebbe di supporto a Dzeko (ruolo che ha mostrato di soffrire in passato) mentre in fase di ripiegamento dovrebbe aiutare il centrocampo, compito che in azzurro ha mostrato di saper effettuare.
PIU’ TERZINO CHE CENTRALE Curiosità anche per Zukanovic che passa per essere un centrale difensivo ma il meglio di sé lo ha messo in mostra al Chievo come terzino sinistro. La stagione in gialloblù la conclude come l’esterno difensivo che vanta in serie A la miglior percentuale di cross riusciti (38%). Ed è per questo motivo che Mancini lo vuole all’Inter. Finisce invece alla Sampdoria dove Zenga decide di spostarlo al centro, in una difesa a quattro. E qui fatica. Le cose non migliorano nemmeno con Montella che prova anche la linea a tre.
ENIGMA PEROTTI Rush finale per il mercato: Sabatini è a Milano. La Roma ha ancora in mano Perotti (Milan in agguato in caso di rinuncia) ma vuole prima liberarsi dell’ingaggio di Doumbia. I ko di Digne e Torosidis, riaprono uno spiraglio per l’arrivo di un esterno difensivo (Adriano). Intanto Mazzitelli è stato ceduto al Sassuolo (da giugno) per 3 milioni.